Formula 1, guerra Mercedes-Red Bull sui secondi del cambio di gomme, a Silverstone, 17 luglio mezz’ora a tutto gas

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 4 Luglio 2021 - 11:57 OLTRE 6 MESI FA
Formula 1, guerra Mercedes-Red Bull sui secondi del cambio di gomme, a Silverstone, 17 luglio mezz’ora a tutto gas

Formula 1, guerra Mercedes-Red Bull sui secondi del cambio di gomme, a Silverstone, 17 luglio mezz’ora a tutto gas

Formula 1, è bufera. Scontro Horner contro Wolff sul cambio gomme. E a Silverstone il 17 luglio debutterà la gara di qualifica: mezz’ora a tutto gas. Verstappen prepara il bis sul Red Bull Ring.

Red Bull contro Mercedes. Non basta il duello in pista ( in testa Verstappen con il quarto successo di fila, Hamilton secondo ) ora si affianca anche la “guerra psicologica “.  Insinuazioni, lamentele, sospetti. Poca diplomazia, abbondanza di musi duri.
 

È la “ battaglia dei pit stop“ in Formula 1. Red Bull vede lo zampino di Mercedes dietro la nuova regola FIA che rallenta i cambi di gomma a partire dal Gp d’Ungheria  ( 1 agosto ).

Cambi di gomme che la Red Bull riesce a fare in meno di due secondi.  Record al GP del Brasile 2019:  1”82. Dieci anni fa servivano in media 4”.

Mettere un freno alla velocità nei cambi di gomme significa colpire direttamente la Red Bull, privandola di uno dei suoi punti di forza. Poche storie. Lo sanno tutti che il box di  Verstappen anche quest’anno ha fatto meglio di tutti.

In Bahrain  si è ripetuto con un significativo 1”93. Cambiare quattro gomme in meno di due  secondi è ormai una abitudine per i “ bibitari “ ( copyright Leo Turrini ). Ed ora che il duello Verstappen-Hamilton si gioca sul filo dei decimi di secondo, la differenza tra un pit stop “normale” ed uno velocissimo può determinare la vittoria o la sconfitta.

I tempi del cambio di gomme decisivi in Formula 1

A “parità di strategie“ come giustamente osserva Luigi Perna. Di qui la rabbia ( eufemismo ) di Cristian Horner, team manager Red Bull, ex pilota inglese. Ha sposato l’ex Spice Girls Geri Halliwell, è ufficiale dell’Ordine dell’ Impero Britannico “per i servizi all’automobilismo “. È dal 2015 la voce del padrone, la voce del miliardario Dietrich Mateschitz , fondatore della compagnia di Salisburgo ( un colosso con 13.000 dipendenti distribuiti in 171 Paesi. ).

Il ribaltone è servito. Mercedes deve farsene una ragione. Domenica scorsa Max ha dominato indisturbato e domenica prossima – sempre sul Red Bull Ring – può concedere subito il bis. Sarebbe il quinto successo di fila. L’inizio di una nuova era.

Hamilton ha pubblicamente ammesso che “per noi è impossibile tenere il loro passo. E poi continuano a fare miglioramenti “. Vero . La Red Bull-Honda  va forte dappertutto, è veloce sul dritto. Rispetta le coperture a prescindere dalla mescola utilizzata, è affidabile. Nemmeno a Verstappen manca qualcosa, può già portare a casa un titolo iridato. Ma Hamilton è uno che non molla mai. 

A Silverstone, il 17 luglio prossimo, debutta la gara di qualifica. Sarà una mezz’ora  a tutto gas. Niente pit stop, niente strategie, scelta libera delle gomme, libertà di consumo del carburante. Saranno 17 giri senza risparmio.

Ross Brawn, già d.t. di Benetton e Ferrari ( vincendo i 7 titoli di Schumacher), dal 2017 responsabile sport della F1, è convinto che le novità apriranno un nuovo capitolo. Lo scopo principale è sempre lo stesso: attirare nuovi tifosi.