Terroristi italiani arrestati in Francia dopo decenni : l’estradizione durerà anni, come aprire il vaso di Pandora

di Antonio Buttazzo
Pubblicato il 2 Maggio 2021 - 07:57 OLTRE 6 MESI FA

Terroristi italiani arrestati in Francia dopo decenni : l’estradizione durerà anni, come aprire il vaso di Pandora

Terroristi italiani rifugiati in Francia dagli anni di piombo. Andrà avanti per anni. Discuteranno di diritto ma anche d’altro davanti alla Chambre d’Accusation e poi di fronte a la Cour de Cassation a Parigi. Ed emergerà che la “dottrina Mitterand” non era la bislacca teoria di un nonnetto aquitano, ansioso di affermare la grandeur francese sui poveri stupidi ritals italiens.

Emergerà che Mitterand elaborò quella dottrina, che apprezzava pure Craxi, di concerto con tutta l’intellighenzia della sinistra europea.

Emergerà che la legislazione emergenziale italiana, in quegli anni, aveva punito non solo assassini e terroristi ma anche aree pacifiche del dissenso. E che le aggravanti previste dalla legge Cossiga comportavano aumenti di pena irragionevoli. Che la Corte Costituzionale reputò conformi alla Carta Fondamentale solo perché giustificate dall’emergenza in cui si trovava il Paese.

Emergerà che le sentenze contumaciali, quelle con cui hanno condannato la maggior parte di quella sporca decina, le vedevano con sospetto non solo i francesi ma anche i tedeschi, gli spagnoli e in genere tutta l’Europa occidentale. Per non dire degli inglesi che manco la concepiscono. Mentre in Italia, i giudizi contumaciali, li hanno eliminati solo nel 2017.

Emergerà che alcuni sono “scappati”dall’Italia come ha fatto il brigatista Alessio Casimirri, che si presentò con la moglie all’aeroporto con dei passaporti falsi, si sospetta confezionati in Vaticano (dove il padre era capo ufficio stampa), pochi minuti prima che si sapesse che sarebbe stato arrestato, Imbarcandosi in fretta e furia per Parigi e poi per il Nicaragua, da dove nessuno si sogna di farlo tornare. Hai visto mai avesse qualcosa da dire sul sequestro Moro.

Terroristi arrestati prima?

E magari emergerà anche il numero di quelli che venivano arrestati prima pure che li commettessero quei reati di eversione.

Si parlerà dei vari “teoremi” in base ai quali taluni vennero estradati in Italia proprio dalla Francia, che però concesse l’estradizione solo a condizione che l’Italia contestasse loro il reato di insurrezione armata contro i poteri dello Stato. E non quello meno grave di partecipazione a banda armata. Come avvenne con Franco Piperno. Poi scarcerato (e in seguito condannato solo per associazione sovversiva). Perché i giudici italiani non ritennero che uno spocchioso intellettuale cosentino avesse davvero intenzione di far guerra allo Stato tra un aperitivo e l’altro a casa di Marta Marzotto.

Si capiranno anche i limiti di applicabilità dell’art. 6 della CEDU, il valore della certezza della pena e del suo fine rieducativo,

Si discuterà, nei Tribunali parigini, sulla legittimità della retroattività di alcune norme sulla prescrizione.

Sarà davvero interessante sapere quello che è accaduto in questi anni al di qua e al di là delle Alpi. Di quali complicità hanno goduto les italiens in Francia, chi gliele ha fornito e soprattutto perché.

Un Processo che interesserà più agli italiani che ai transalpini.

Vedremo che ne uscirà fuori.

O qualcuno davvero pensa che sia finita qui?