Cacciari, Freccero…crisi di astinenza. Vaccino cambia Dna? Se quello culturale, magari!

di Lucio Fero
Pubblicato il 29 Luglio 2021 - 11:53 OLTRE 6 MESI FA
Cacciari, Freccero...crisi di astinenza. Vaccino cambia Dna? Se quello culturale, magari!

Cacciari, Freccero…crisi di astinenza. Vaccino cambia Dna? Se quello culturale, magari! (Foto d’archivio Ansa)

Massimo Cacciari, Carlo Freccero e altri con loro e altri seguiranno. Da molti anni hanno un ruolo e un prestigio derivanti non solo dai loro studi e attività ma anche dalla loro parte in commedia nella vita pubblica italiana. Cacciari, Freccero e altri con loro hanno da anni la parte consolidata e benissimo interpretata di quelli che noi di sinistra ma che schifo di sinistra che c’è. Una versione molto aggiornata e all’origine molto colta del plebeo bastian contrario.

Comunque una parte in commedia apprezzata e applaudita, con continue richieste di replica in ogni teatro e palcoscenico. Solo che, con l’andar degli anni, che schifo la sinistra che c’è è diventato luogo comune, lo dicono tutti quelli di sinistra e non fa più impressione né desta più applauso. E allora come si fa a star sulla scena, a destar sensazione, a provare il brivido e il piacere di destar sensazione? Un bel problema.

Poi è arrivata la pandemia e da un anno e mezzo si è mangiata i talk show tuti o quasi ed ha annichilito la professione di deluso della sinistra, anzi annichilito il ruolo del bastian contrario progressista nella chiacchiera-dibattito-riflessione politica in politichese politologia.

Cacciari, Freccero…Mi si nota di più se parlo di vaccini o no?

Rimuginando il dilemma di Nanni Moretti (mi si nota di più se vado o non vado…) una certa tipologia di intellettuali deve aver finito per soffrire una sorta di crisi di astinenza. Astinenza dal ruolo e dalla funzione di pensatore senza scrupoli, tutto coraggio e insieme civismo. Già perché oggi l’anti sistema è il negazionista e il no vax e come si fa a somigliare anche da lontano a questo tipo di antagonismo? Non si può, non si deve. Però, ecco l’occasione: il Green Pass.

Dicendo no al Green Pass e sì al vaccino si può tornare protagonisti-antagonisti, si può tornare al caro, amato ruolo in commedia nella vita pubblica italiana. L’alternativa era riflettere (molti di lori ne avevano gli studi e la capacità) sul come pandemia mostrasse (senza determinarlo) il convergere e il sovrapporsi (storicamente non infrequente, anzi) dell’antagonismo alla Stato e alla res publica sia da parte della destra neo fascista sia da parte della sinistra vetero comunista, anzi per nulla neo l’una e vetero l’altra, entrambe invece innervate da un contemporaneo e moderno populismo anti liberale e anti democratico.

Forse troppa fatica, di certo difficile veicolo di consenso un copione in scena così irsuto e ispido di pensieri. Meglio, molto meglio il: sto col vaccino, non sto col Green Pass. Si torna in scena ragazzi e voilà, passata è l’astinenza.

Vaccino cambia Dna? La risposta é: magari!

In origine una delle idiozie para informate fu che i vaccini a Rna cambiavano il Dna delle persone. Un po’ quelli che lo predicavano come i cavalleggeri della barzelletta alla medie di molti decenni fa, quei cavalleggeri che ricevevano messaggio via telegrafo con una vocale sbagliata: il messaggio doveva essere scaglionatevi lungo il fiume ma l’errore di vocale faceva leggete sco al posto di sca. Con sanguinose e grottesche conseguenze.

La storia del vaccino che ti cambia il Dna a un certo punto si è vergognata di se stessa ed è mutata in chissà quali gli effetti tra anni e anni…Peccato perché ora sappiamo quale la risposta giusta e soprattutto appropriata a chi dovesse sostenere che vaccino cambia il Dna. Magari! Nel caso di alcune culture, abitudini e vizi, usi e costumi della commedia della vita pubblica nazionale, un Dna cambiato? Magari!