Le fantasie erotiche della tramviera: cortometraggio di Pavlàtovà agli Oscar

Pubblicato il 31 Gennaio 2013 - 13:15| Aggiornato il 16 Maggio 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Apre le porte del tram, lei, la tramviera. Procace e pettoruta, colorata, mette il rossetto. E guardando i passeggeri del tram, uomini grigi e seriosi, la sua fantasia vaga. Il sogno erotico inizia allora, al ritmo di jazz. Le vibrazioni del tram la scuotono, il ritmo della macchina obliteratrice, che timbra i biglietti dentro e fuori, liberano la sua fantasia. E tra il grigio degli uomini spunta il colore e il sesso. Le maniglie rosa somigliano a falli nella sua fantasia erotica ormai galoppante.

Questo è il cortometraggio di 7 minuti, sensuale ma non volgare, realizzato dalla regista ceca Michaela Pavlàtovà, candidato alla 85esima edizione degli Oscar come Miglio Cortometraggio di animazione. Ma il tram della Pavlàtovà, prima di arrivare agli Oscar ne ha fatta di strada.

Presentato nel 2012 al Festival di Cannes, il cortometraggio è stato realizzato in collaborazione con la Francia, e ad Annecy, dove ha vinto il Cristallo e il Fipresci, riconoscimento della Federazione internazionale della stampa cinematografica, la strada della tramviera dai sogni erotici sembra ancora lunga. La tramviera ha conquistato anche il Trieste Film Festival.

Il film, spiega la Pavlàtovà, fa parte di un progetto realizzato con i francesi e il cui scopo è esplorare le donne e le loro fantasie erotiche, poi dichiara: “Più che erotico, trovo che il mio film sia provocatorio. Certo non mi sento una sorta di paladina delle fantasie erotiche femminili, ma trovo divertente osservare le reazioni scatenate da qualcosa di inaspettato. E comunque realizzare questo film è stato divertente. Mi ha sempre intrigato immaginare di poter spiare gli altri attraverso i vestiti, così indifesi, sarebbe bello no? E poi non verrebbero mai a saperlo”.