Furio Fusco, l’accusa: “Depilava le ragazze, usava deodorante come sextoy…”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Luglio 2014 - 16:15 OLTRE 6 MESI FA
L'articolo di Repubblica con la foto di Furio Fusco (a destra nella foto)

L’articolo di Repubblica con la foto di Furio Fusco (a destra nella foto)

ROMA – Solo minorenni tra il 14 e i 17 anni e, rigorosamente, invitate senza genitori: erano queste le regole del fotografo Furio Fusco arrestato all’alba di martedì 8 luglio accusato di adescamento alla prostituzione minorile e produzione di materiale pedopornografico.

Nel suo computer un archivio di foto di ragazze nude, in pose sexy, alcune ai limiti della pornografia.

Lo schema, secondo l’accusa, era semplice: con la scusa di fare book fotografici da presentare ai casting Fusco fotografava le minorenni con pose “erotiche e spesso pornografiche”.

“Tutte ragazze della Roma bene” come scrive Maria Elena Vincenzi di Repubblica: “tutte residenti tra i quartieri Parioli e Trieste” nella maggior parte dei casi “studentesse spesso adescate su Facebook con una serie di complimenti e invitate nel suo studio”.
Le trenta pagine di ordinanza di custodia, continua Maria Elena Vincenzi, “sono una lunghissima lista di telefonate viscide”.

Furio Fusco” pretendeva foto nude, spesso era lui a depilare le ragazze e , a volte, oltre ad invitarle a consumare tra di loro rapporti omosessuali, anche lui faceva la sua parte”.

Fusco proponeva alle giovanissime anche l’uso di un deodorante come strumento di piacere: “Te ce poi divertì tanto”.

Ad un’amica il fotografo racconta di aver convinto due ragazze a fare sesso tra di loro, in particolare una delle due, dice Fusco “si è scatenata come una belva. Incredibile, ma proprio l’impegno e la passione… Ci ha messo l’anima. Le bimbe sono così, lo sai no?”
Ad un’altra, racconta sempre Fusco, “gli ho fatto il servizio completo, prima depilazione poi massaggino che poi non era tanto rilassante per me e per lei”.

Daniele Autieri per Repubblica ha intervistato una delle ragazze:

Ha fatto altro?
«A un certo punto, appena terminate le foto in intimo, mi ha chiesto di mettermi nuda».

E lei cosa ha risposto?
«Ho cercato di chiedere spiegazioni. Gli ho detto che mi vergognavo e che non volevo farlo ».

Come ha reagito Fusco?
«È andato in un’altra stanza ed è tornato con un computer. Mi ha fatto vedere le foto di decine di ragazze. Tutte nude. Tutte in posizioni provocanti».

Lui ha giustificato in qualche modo questo materiale?
«Ha solamente detto che tutte le ragazze gli chiedono di fare cose porche per avere successo. E che devo avere coraggio se voglio fare strada ».

Gli ha fatto presente di essere minorenne?
«Certo. Lui è scoppiato a ridere e mi ha detto che mi avrebbe aperto la strada ai casting importanti. E che, se fosse servito, avrebbe potuto falsificare i miei documenti cambiando la data di nascita per farmi apparire maggiorenne». Adesso Elena agita le mani. È preoccupata. Nel bar del parco cominciano ad arrivare altri ragazzi. Non le rimane molto tempo. Si guarda intorno cercando le parole.

Quante liceali sono state coinvolte?
«Tra corso Trieste e viale Parioli tutte lo conoscono. Tantissime amiche hanno fatto i book con lui. Basta andare in una scuola della zona e fare qualche domanda. Tutte sanno chi è. Per quanto riguarda me, alla fine sono riuscita a fuggire via dal suo studio, senza andare oltre. Ma non è finita così con molte altre ragazze ».

Cosa intende?
«La mia più cara amica si è lasciata fotografare nuda. Non contento, appena terminato il servizio, Fusco ha preso un rasoio elettrico. Poi, indicando le parti intime, le ha detto: “Avanti, adesso leviamo i peli lì”».

E lei?
«Lo ha lasciato fare. Quando l’ho incontrata era appena uscita, e piangeva a dirotto. Era terrorizzata».

Non le ha chiesto perché lo avesse fatto?
«Sì. Mi ha risposto che si sentiva sola lì dentro e non ha avuto la forza di dire di no».