Sara Tommasi, video intervista: “Non sono una drogata”

Pubblicato il 2 Novembre 2012 - 16:27| Aggiornato il 10 Marzo 2015 OLTRE 6 MESI FA
Sara Tommasi, video intervista: “Non sono una drogata”

ROMA – “Sono una ragazza di sani principi. Non sono stupida, lo faccio solo per divertire”. In una video intervista concessa al sito Blogosfere Sara Tommasi ha provato a difendersi dalle accuse del web e della stampa. Non sono una drogata e “tutto il resto fa parte di maldicenze verso un essere superiore” e se la criticano è solo perché “non hanno una laurea presso la prestigiosa Bocconi, non sono belli quanto me e non sono nemmeno ricchi di bellezza interiore. Non sono stupida, lo faccio solo per divertire”.

Poi continua: “Dopo le numerose accuse fatte da persone vicino a me come l’avvocato Alfonso Luigi Marra che si è permesso di dire che sono una drogata e che il signor De Vincenzo mi ha somministrato della droga durante la registrazione di un film voluto dalle Iene, nulla di tutto ciò, io fui costretta a firmare per pressioni morali del suo entourage, come la Mazzitelli Giovanna, che rilasciò un’intervista e disse che io sono una tossicodipendente, ma guardate le mani e le braccia, nulla di tutto ciò“”

Parole però smentite nei giorni successivi dalla stessa Sara Tommasi in un comunicato:

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Ci tengo a chiarire che il video messo online ieri dal sito Blogosfere risale al periodo clou della mia malattia e del mio disagio. Ero fragile, confusa e mi reggevo appena in piedi e Federico De Vincenzo, come in altre occasioni, ne ha approfittato per estorcermi quelle parole con i suoi soliti metodi. E’ chiaro che non stavo in me perché mai avrei altrimenti parlato male di Gino, un uomo che ho amato molto e che mi ha dato tanto sia intellettualmente che spiritualmente e si è preso la responsabilità di farmi ricoverare per curarmi un mese fa. So benissimo che Gino non mi ritiene una poco di buono ma una donna speciale vittima delle situazioni e di certe persone che, quando non sono stata in grado di difendermi, invece di aiutarmi, mi hanno sfruttato“.