Europee/ Stampa europea registra la sconfitta delle socialdemocrazie

Alessandro Marchetti (Scuola Superiore di Giornalismo Luiss)
Pubblicato il 8 Giugno 2009 - 13:32| Aggiornato il 24 Giugno 2009 OLTRE 6 MESI FA

La stampa di tutti e 27 i paesi membri dell’Unione Europea è alle prese con i risultati elettorali. In Germania quasi tutti i quotidiani nazionali, di ogni tendenza, danno conto di un “disastro socialdemocratico” e la fine della “Grosse Koalition”: la sconfitta della Cdu si quantifica in un calo dal 36,5 al 30,7 per cento, con il partito fratello della Csu bavarese sceso al 7,2 per cento (dall’8 della scorsa tornata), mentre il partito socialdemocratico (Spd) ha ottenuto un nuovo minimo storico, scendendo dal 21,5 al 20,8 per cento. Sono i Verdi i veri vincitori delle elezioni tedesche, con un salto dall’11,9 al 21,1 per cento. A crescere anche i liberali della Fdp (dal 6,1 all’11 per cento), mentre la Linke di Oskar Lafontaine ha ottenuto un incremento dal 6,1 al 7,5 per cento.

Emblematico il titolo del quotidiano progressista Berliner Zeitung che scrive “È andata! Con questo voto la Grosse Koalition ha di fatto cessato di esistere”. Per l’altro quotidiano progressista della capitale, il ‘Tagesspiegel’, Angela Merkel e la Cdu “hanno battuto, umiliato e ridicolizzato Frank-Walter Steinmeier e la Spd. Questa non è stata una sconfitta, ma un disastro per il partito ed il suo candidato (alla Cancelleria, ndr)”. Il settimanale Der Spiegel, il problema della Spd non e’ solo quello di non riuscire a mobilitare il suo elettorato, ma soprattutto “quello del suo candidato, che ha fallito su tutta la linea”. Secondno lo Spiegel il treno socialdemocratico “non conduce attualmente da nessuna parte e nessun macchinista sembra in grado di cambiare qualcosa”. 

In Spagna il quotidiano El Mundo titola «Zapatero “castigato” dalla crisi economica», commentando l’esito del voto che vede il partito socialista arrivare secondo dietro ai conservatori del Partido Popular con il 38,51 per cento.  
 Il voto “consolida la leadership di Mariano Rajoy”, alla testa del Partito Popolare all’opposizione, formazione che ha ricevuto il 42,23%. Ai Popolari vanno 22 seggi nell’europarlamento, contro i 21 dei socialisti. La vittoria del Partido Popular è al centro di tutti gli editoriali. El Pais titola un “Un serio avviso” riferendosi alla sconfitta socialista: “con una partecipazione tanto bassa come nel 2004, il PSOE  riceve un castigo dalla crisi economica”.  La sconfitta delle sinistre socialdemocratiche  viene registrata anche in Belgio, dove il quotidiano La Libre Belgique titola “L’Europa vira a destra “.