Inchiesta rifiuti Abruzzo: indagati i senatori Pdl Tancredi e Di Stefano. Arrestato assessore

Pubblicato il 22 Settembre 2010 - 09:20 OLTRE 6 MESI FA

I senatori abruzzesi del Pdl Paolo Tancredi e Fabrizio Di Stefano sono indagati nell’ambito di un’inchiesta sui rifiuti che ha già portato all’arresto dell’assessore regionale alla Sanità Lamberto Venturioni.

Tancredi di aver ricevuto l’avviso di garanzia. Il numero complessivo degli indagati è di 10 persone, a cui si aggiungono i primi due arrestati: oltre a Venturioni è finito in manette l’imprenditore Rodolfo Valentino Di Zio. Quest’ultimo è proprietario della De.co, azienda del settore rifiuti. L’accusa è di corruzione, peculato e abuso d’ufficio: secondo gli inquirenti gli indagati stavano cercando di realizzare un inceneritore in Abruzzo.

Tra gli indagati c’è anche il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi. Ecco gli altri nomi coinvolti: la consigliera regionale ed ex assessore ai rifiuti e alla protezione civile, Daniela Stati (38) (dimessasi dopo il suo coinvolgimento in un’altra inchiesta della Procura dell’Aquila e ora passata dal Pdl al gruppo misto); Vittorio Caldarella (74), di Roma, ex Ad della Team; Giovanni Faggiano (51), di Brindisi; dimessosi nel luglio scorso da Ad di Team; Sergio Saccomandi (44), successore di Venturoni alla presidenza della Teamtec; Ottavio Panzone (56), Paolo Bellamio (56), di Mestre (Venezia).

Gli arresti sono parte dell’inchiesta “madre” dalla quale è stato stralciato il provvedimento che nello scorso agosto mise agli arresti domiciliari l’ex assessore all’Ambiente della Regione Stati.