Tv e media, Gasparri: effetti positivi della mia riforma, ora guerra ai paradisi fiscali per gli americani

Per Gasparri la relazione annuale del presidente dell'Auditel ha fotografato l'evoluzione del settore e l’accresciuta presenza delle emittenti televisive

di Marilena D'Elia
Pubblicato il 26 Marzo 2024 - 20:10| Aggiornato il 27 Marzo 2024

Auditel, Gasparri: attenta e puntuale relazione annuale presidente Imperiali (Foto Ansa)

 Tv e media, Gasparri: effetti positivi della mia riforma, ora guerra ai paradisi fiscali per gli americani . Auditel, Gasparri: attenta e puntuale relazione annuale presidente Imperiali

“Sempre attenta e puntuale la relazione annuale del presidente dell’Auditel, Andrea Imperiali. Ha fotografato l’evoluzione di questo settore e anche l’accresciuta presenza delle emittenti televisive.”

E’ il commento del Presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri che si riferisce alla presentazione della Relazione Annuale Auditel 2024 avvenuta stamattina a Montecitorio, nella Sala della Regina.

“Avendo realizzato molto tempo fa una riforma, che ancora oggi è in vigore,- continua il senatore forzista- posso dire che le cifre del presidente Imperiali fotografano, anno dopo anno, la crescita della moltiplicazione dell’offerta.

Alcuni ottusi negavano questa evidenza. I fatti ed il tempo danno più che ragione alla mia riforma che è stata saggia ed importante. Ma c’è ancora da lavorare.

I giganti della rete distruggono il mercato.”

“Tra i tanti spunti che Imperiali ha offerto- commenta ancora Gasparri- voglio rilevare una sua affermazione: ‘Non sono più tollerabili paradisi fiscali europei, alterano la concorrenza, frenano l’innovazione e allargano il divario finanziario’.

Questo riguarda anche le piattaforme o i giganti della rete, tipo Amazon. Che non pagano tasse e distruggono il mercato. Sono nemici della modernità, nemici della giustizia sociale e diffusori anche spesso di una comunicazione infarcita di fake news.

Oggi il nemico principale della modernizzazione della tecnologia e di un progresso, che riguarda anche il sistema televisivo e audiovisivo, sono proprio questi giganti ed i Paesi che consentono la loro immunità fiscale.”

Applicare bene la global minimun tax proposta dall’Unione Europea

“La global minimum tax proposta dall’Unione Europea non viene applicata in maniera chiara e netta. Il governo di centrodestra l’ha anticipata.” Dice ancora Gasparri che continua

“Ma sono i Bezos che ostacolano la modernità fingendosi invece innovatori.

Gasparri ringrazia Andrea Imperiali per avere toccato il tema della concorrenza dei giganti della rete

“Ringrazio Andrea Imperiali per aver indicato anche questo tema perché la concorrenza si tutela evitando che dei potentati distruggano tutto accumulando profitti che poi finiscono per investire in ogni campo”, conclude il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri

 

Le dichiarazioni del presidente di Auditel Andrea Imperiali sui paradisi fiscali per i media e sulla concorrenza dei giganti della rete

“Occorre in Europa introdurre fondamentali principi di trasparenza e di responsabilità” e rimuovere i gravi squilibri già in atto. Per questo non sono più tollerabili paradisi fiscali europei, che, esaurita la funzione per la quale ieri furono concepiti, oggi, in un settore cruciale come quello dei media e dell’audiovisivo, alterano la concorrenza, frenano l’innovazione e allargano il divario”

Lo ha detto senza mezzi termini il presidente di Auditel Andrea Imperiali, nella sua Relazione al Parlamento.

Per il presidente “senza trasparenza, senza parità competitiva, senza equità fiscale è davvero inimmaginabile garantire a tutti i soggetti un reale level playing field, ossia la possibilità di competere nei 27 Paesi all’interno di un quadro legislativo unico che protegga i consumatori, garantisca un uso etico e responsabile della tecnologia e includa naturalmente – anche i sistemi di misurazione”.

“Rischiamo pochi soggetti egemoni dello streaming che già hanno dimensioni di scala impressionanti” ha detto ancora il Presidente di Auditel

Oggi sul mercato globale dello streaming che vale 154 miliardi di dollari operano 27 diverse piattaforme.

Dalla relazione annuale al Parlamento del presidente di Auditel Imperiali emerge che nel 2012 c’era solo Netflix. Oggi sul mercato globale dello streaming operano 27 diverse piattaforme.

L’eccesso di offerta, ha spiegato Imperiali, “non potrà che spingere verso una fase di consolidamento e concentrazione, dinamica destinata a rafforzare ulteriormente la dimensione egemonica di pochi soggetti globali che già dispongono di dimensioni di scala impressionanti e sono in rotta di collisione con gli operatori europei.

Perciò, ha detto Imperiali “va urgentemente completato, in logica di trasparenza, equità e soprattutto sostenibilità, il quadro regolatorio dell’Unione in un settore cosi delicato per l’interesse generale.

La presentazione in Parlamento

La Relazione Annuale Auditel 2024 “70 anni di TV, 40 anni di Auditel: il ruolo dei JIC nel nuovo scenario mediale” è stata presentata stamattina presso la Sala della Regina di Palazzo Montecitorio della Camera dei Deputati.

Quest’anno la Relazione coincide con il rinnovo del cdA di Auditel, con i 70 anni della Rai (e i 100 anni della Radio) e i 40 anni di Auditel.

Dopo i saluti istituzionali di Anna Ascani, Vicepresidente della Camera dei Deputati, sono intervenuti: il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso; il Presidente Auditel Andrea Imperiali; Alberto Barachini, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Informazione e all’Editoria; Barbara Floridia, Presidente della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi; Federico Mollicone, Presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati; Giacomo Lasorella, Presidente AGCOM.