Sconfitta per tutti: Pdl ‘sparisce’, Lega crolla, e anche il Pd…

Pubblicato il 9 Maggio 2012 - 10:14 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Elezioni nere per il Pdl, grige per la Lega Nord e bianco sporco per il Pd: come fa notare Roberto D’Alimonte sul Sole 24 Ore, dai dati delle comunali 2012 emerge chiaramente che mentre il blocco di centrosinistra (Pd, Idv, Sel + liste civiche) arretra relativamente poco rispetto alla sua consistenza nel 2008 (dal 43,1% al 37,7%) il blocco di centrodestra (Pdl, Nuovo-Psi, La Destra + liste civiche) passa dal 39,9% del 2008 al 25,7% di oggi. Più diretto Stefano Folli: “A destra c’è un mondo da ricostruire. A sinistra c’è poco da dormire sugli allori: tanto più che l’esame delle cifre dimostra che la “vittoria” del Pd assomiglia più che altro a una discreta tenuta”. Per Libero e Giornale alle elezioni c’è stata una vera e propria disfatta del centrosinistra, tanto è vero che si legge: “Dicono di aver vinto le elezioni. In realtà Di Pietro, Bersani e Vendola crollano alle urne: Idv perde il 58%, Pd il 29%, Sel il 16%”.

Pdl. Dai dati reali si vede che il Pdl, rispetto alle regionali del 2010, ha perso 305mila 229 voti. Annotano Ilvo Diamanti su Repubblica e ‘Il manifesto’ che nei Comuni capoluogo, rispetto alle elezioni amministrative precedenti, il Pdl ha dimezzato il suo peso elettorale: è passato dal 30% al 14% (media delle medie). Governava in 95 Comuni (maggiori), insieme alla Lega. Al primo turno ne ha perduti 45 (inclusi quelli in cui è escluso dal ballottaggio). Ne ha mantenuti 5, conquistandone uno solo di nuovo. Negli altri 45 andrà al ballottaggio. In 16 Comuni, però, è in sensibile svantaggio.

Lega nord. La Lega resiste. Ma a fatica. Rispetto a due anni fa ha perso in totale 87mila 125 voti. Ilvo Diamanti segnala che il risultato di Verona si deve, esclusivamente, a Tosi, nei Comuni dov’era presente, la Lega ha perduto poco rispetto alle amministrative del 2007, ma ha dimezzato la percentuale del voto rispetto alle politiche del 2008 e le europee del 2009. Fra le 12 città maggiori al voto dove il sindaco uscente era leghista, la Lega ha perduto in 5 e in altrettante è al ballottaggio. Oltre a Verona, al primo turno ha vinto solo a Cittadella.

Scrive poi Roberto D’Alimonte sul Sole 24 Ore che la Lega resta sulle stesse posizioni includendo Verona, grazie allo straordinario successo della lista di Tosi, ma in realtà perde significativamente senza Verona passando dal 4,7% al 2,3%. Per il Carroccio però è più significativo calcolare i voti solo per i comuni in cui era presente. Così facendo si vede che nei 14 comuni del 2012 per cui abbiamo anche il dato delle regionali del 2010 (manca Gorizia) il Carroccio passa dal 15,3% al 5,3%.

Pd. In due anni il partito di Bersani ha perso 139mila 847 voti. Ivo Diamanti scrive che al primo turno, nei capoluoghi di provincia ha tenuto, è passato (in media) dal 19% al 17%: 2 punti in meno. Inoltre, nei 53 Comuni dov’era al governo, prima di queste elezioni, dopo il primo turno ne ha riconquistati 14 e altri 11 li ha strappati al Centrodestra. Libero non è della stessa idea e, citando uno studio dell’Istituto Cattaneo scrive che il Partito Democratico ha subito una contrazione del 29% rispetto all’elettorato che lo aveva scelto nel 2010. Nel caso del Pd ci sono importanti differenze tra aree del Paese. La perdita è del 30% nelle città del Nord e in quelle della Zona rossa, del 20% circa nei capoluoghi del Centro-Sud.