Franceschini ricomincia “Daccapo”: “Un libro, 52 prostitute, non le escort di Arcore”

Pubblicato il 9 Maggio 2011 - 08:40 OLTRE 6 MESI FA

Dario Franceschini

ROMA – Al terzo romanzo Dario Franceschini comincia “Daccapo”, si chiama proprio così il libro del capogruppo Pd uscito in libreria. Racconta 52 prostitute, donne che vivono in miseria, storie di strada e non – precisa- le escort di Arcore.

«Le donne del mio romanzo non sono le escort di Lele Mora. Sono le prostitute di De André. Le ragazze di via del Campo. Bocca di Rosa. Un mondo di povertà, semplicità, e anche di valori. Chi ha fatto i collegamenti con le notti di Arcore, senza aver letto una riga del romanzo, mi ha molto divertito. Ma resterà deluso» .

In una recente intervista al Corriere della Sera Franceschini dà qualche anticipazione su luogo, storia e protagonisti della sua storia: «Siamo a Viadana, un paese sul Po, in provincia di Mantova. Un anziano notaio, persona integerrima, di altri tempi, sposato per tutta la vita con la stessa donna, sente vicina la fine e manda a chiamare l’unico figlio. Sul letto di morte gli confessa di aver avuto un’altra vita. Segreta. E di aver avuto tanti figli, da altrettante prostitute» .

Proprio le prostitute di mestiere, spiega il capogruppo Pd, sono «cinquantadue. Il figlio che si credeva unico scopre di avere 52 tra fratelli e sorelle; e resta comprensibilmente traumatizzato. La ricerca lo porta a Ferrara, in un quartiere povero, di ladri e di puttane. Donne costrette dalla miseria, che però non hanno perso l’anima. Un mondo per lui sconosciuto…» .

Infine tiene a precisare: «Ma io ho cominciato a scrivere molto prima che spuntassero Ruby e le altre» e ancora, assicura che sesso a pagamento non ne ha mai fatto.