L’inganno degli instant poll, i risultati che valgono due ore

Pubblicato il 25 Febbraio 2013 - 15:42 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Arrivano esattamente un minuto dopo la chiusura delle urne, ma la loro vita è breve, spesso racchiusa nello spazio di due ore. Spesso un inganno, perché poi arrivano le proiezioni e lo spoglio dei voti veri smentisce le dichiarazioni di voto raccolte appena fuori dai seggi. Instant poll, ci si può fidare? Non stavolta, nemmeno stavolta. Questi risultati sono numeri che si dimenticano in fretta ed è successo anche a questo giro di elezioni. Stavolta, va detto, era troppo difficile, troppe variabili tutte insieme.

Bersani vince, ma ce la fa a governare prendendo la maggioranza anche al Senato? Grillo fa il botto? Berlusconi e il centrodestra conserveranno il secondo posto? Monti si allineerà alle aspettative della vigilia del voto, che lo davano ambiziosamente al 12% in coalizione con Fini e Casini? Gli instant poll ci hanno raccontato qualcosa, le proiezioni tutt’altro.

Alle 15 i primi hanno dato il centrosinistra nella forbice 35-37%, ma non così forte al Senato, obiettivo fondamentale per garantire governabilità, ovvero avere un governo in grado di governare. Subito dietro la coalizione di Berlusconi, che resiste attorno a quota 30%. Vince a suo modo anche Grillo ma non sfonda le previsioni della vigilia, rimanendo nella forbice 19-21%. Vero sconfitto Monti che non va oltre l’8 e il 10%.

Arrivano le 16 e le prime proiezioni, relative al Senato, che ribaltano tutto. La coalizione di Silvio Berlusconi in vantaggio con il 31%. La coalizione guidata da Pier Luigi Bersani al 29.5%. Boom al quadrato per Beppe Grillo dato al 25,1%, primo partito d’Italia. Monti appena sotto il 10, al 9.6%.