Enrico Letta fa l’equilibrista d’Europa: Giù tasse, più lavoro, alt debito

Pubblicato il 2 Maggio 2013 - 16:44 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il premier Enrico Letta fa l’equilibrista d’Europa, protagonista nella parte di colui che non vuole sforare, ma neanche congelare, i conti. E allora giù le tasse, più lavoro soprattutto per i giovani e alt al debito pubblico italiano. Fa tutto parte di una “corsa contro il tempo per concentrarsi e risolvere il dramma della disoccupazione giovanile“, ha annunciato Letta a margine dell’incontro con il segretario Ocse Angel Gurria. Letta ha quindi spiegato che ci sarà una ”task force”, un ”gruppo di lavoro congiunto tra l’Ocse, la presidenza del Consiglio e il ministero presieduto da Enrico Giovannini per mettere a punto idee” sulla disoccupazione giovanile in vista del ”prossimo consiglio europeo”.

“Meno tasse senza sfasciare i conti”. E’ l’altro punto di Enrico Letta per far ripartire il paese. Il premier, appena rientrato dal tour Berlino-Parigi-Bruxelles, rassicura l’Europa sul bilancio, ma rilancia sulla crescita. Il lavoro e il fisco restano quindi i temi centrali dei primi giorni del nuovo governo. “Rispetto ad altri – ha ricordato Letta – abbiamo sulle spalle il grande peso del debito pubblico che ci viene dal passato”, ha detto. Il governo è impegnato in una corsa contro tempo. “Di tempo ne abbiamo perso parecchio e gli altri non aspettano. Ci sono scelte complesse, dobbiamo farle con determinazione”, ha spiegato Letta. “Il ruolo dell’Italia in Europa lo daremo fino in fondo”.

”Io – ha spiegato Letta – ho indicato la direzione di marcia. L’Italia ha una pressione fiscale assolutamente insostenibile, a tutto tondo. In prospettiva la pressione deve scendere, senza però rilassamento fiscale”. ”Per esempio – ha proseguito – mercoledì con il presidente francese Hollande ho convenuto che c’è il problema del cuneo fiscale, problema che esiste tanto in Italia che in Francia. Adesso ci concentreremo su occupazione giovanile, ma anche questo è un problema assolutamente prioritario”.

“Un rapido avvio dell’Unione bancaria è essenziale”, ha detto ancora Letta, che permetterà “alle nostre imprese di ottenere denaro a tassi piu” bassi”. Proprio su questo punto ieri il presidente del Consiglio Europeo Van Rompuy aveva detto che l’Unione continuerà “a stare al fianco dell’Italia nel perseguimento del nostro impegno comune per superare la crisi economica e promuovere la crescita e l’occupazione, facendo del pieno uso della flessibilità esistente e mantenendo finanze pubbliche solide un obiettivo chiave”.