Ici, il senatore Piscitelli: “Monti si rifà sulla Chiesa, grave errore”

Pubblicato il 24 Febbraio 2012 - 21:11 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 24 FEB – ''Monti nascondendosi dietro il diktat della Commissione Europea e del suo ex collega commissario alla concorrenza Almunia inserisce un emendamento del Governo al cosiddetto decreto liberalizzazioni che abroga la esenzione dall'ICI di cui sino ad oggi la Chiesa ha beneficiato'', afferma il senatore di Coesione nazionale Salvatore Piscitelli, membro della Commissione Industria del Senato. .

''Il Presidente del Consiglio – aggiunge – si trincera dietro le richieste di quell'Europa che non e' mai riuscita a riconoscere le proprie radici cristiane senza tener per nulla in conto che la Chiesa quando opera a livello commerciale non puo' considerarsi alla stregua di una normale azienda. Lo sa bene Monti che la Chiesa opera nella societa' senza fine di lucro impegnando quotidianamente quelle risorse che provengono da molteplici attivita' e dalla beneficienza nell'aiuto di chi si trova in stato di indigenza, nell'assistenza ai piu' sfortunati, nella formazione dei nostri giovani, nelle missioni in Paesi in via di sviluppo e in una attivita' immateriale, quella spirituale di cui forse oggi tutti abbiamo bisogno''.

''Considero un grave errore – prosegue – aver pensato di rifarsi anche sulla Chiesa per ritoccare i conti dello stato. Proprio, perche' la Chiesa sopperisce spesso a delle mancanze dello stesso Stato e perche' in fin dei conti, caro Monti, siamo italiani e moltissimi di noi sono cresciuti e crescono con la Chiesa e nella Chiesa''.

''Forse – conclude – sarebbe stato piu' giusto aumentare l'ICI sugli immobili delle Banche e dei grandi operatori finanziari che Monti sa, utilizzano il denaro per scopi ben piu' terreni''.