Il Pd rifiuta la candidatura di Grillo. Bersani durissimo, Franceschini laconico

Pubblicato il 14 Luglio 2009 - 20:30| Aggiornato il 15 Luglio 2009 OLTRE 6 MESI FA

«Non è possibile la registrazione di Beppe Grillo nell’anagrafe del Pd poiché egli ispira e si riconosce in un movimento politico ostile al Pd. La delibera verrà resa nota sul sito nei prossimi giorni». La commissione di garanzia del Partito Democratico ha deciso. Non c’è storia per Grillo. Il suo ingresso nel Pd è stato categoricamente rifiutato.

Poco prima della sentenza definitiva, il comico aveva pubblicato una serie di commenti alle polemiche sul suo blog, non risparmiando attacchi contro chi, all’interno del partito, ha sin dall’inizio criticato la sua scelta.

«Il Pd non si sa più cosa sia. Fassino dice che non è un taxi. Bersani dice che non è un autobus e la Melandri dice che non è un tram. L’unica cosa certa che sappiamo del Partito Democratico è che non è un veicolo a motore. Sono veramente alla frutta», aveva detto. E la risposta a queste sue parole è arrivata puntuale.

Furibondo Pierluigi Bersani ha chiarato che «è ora di finirla di pensare che noi siamo un luogo per tutte le scorribande. Non si entra da noi per insultarci ed è molto curioso che si venga a dare lezioni di democrazia nell’unico partito in cui si discute. Si vada a bussare alla porta degli altri partiti se li trovano».

Il laconico commento del segretario di partito, Dario Franceschini: «Ci mancava solo Grillo…».