Monti: “Riduzione tasse non è incoerente. Taglierò il numero di parlamentari”

Pubblicato il 20 Gennaio 2013 - 17:20 OLTRE 6 MESI FA
Monti: “Ridurre le tasse non è incorente. Taglierò il numero di parlamentari”

BERGAMO – “Parlare di riduzione delle tasse non è incoerente. Appena eletto diminuirò il numero dei parlamentari“. Il premier Mario Monti lo ha dichiarato alla convention per la lista ‘Scelta civica’ il 20 gennaio a Bergamo. Il premier ha poi spiegato che è arrivato il momento delle riforme e che lui non vuole unire i moderati ma i “riformatori”. Poi dice: “Non vorrei essere preso per un politico”, e giocosamente replica a Nichi Vendola: “Uniti se facciamo autocritica. Ma scherziamo?”. Meno scherzosa la replica a Silvio Berlusconi e Lega Nord, che avvisa: “Elettori sceglieranno tra chi ha fallito in 20 anni e chi ha salvato l’Italia”.

Il premier si è detto pronto a ridurre le tasse:  “Un governo che nascesse all’inizio di una legislatura lunga cinque anni e in una situazione finanziaria tranquilla può legittimamente progettare. Possiamo parlare ad esempio di riduzione delle tasse, con responsabilità, in modo graduale e misurato”.

Parlando di cosa farebbe appena eletto Monti ha detto: “Disegno di legge di riforma costituzionale per ridurre il numero dei parlamentari. Un altro per un assetto dello Stato meno oneroso e più proficuo. E una legge per cambiare il titolo V della Costituzione, che come è stato ridisegnato nella riforma voluta da sinistra e destra, non rende competitiva l’Italia”.

Monti ribadisce, scherzando, di essere un tecnico: “Non vorrei essere preso per un politico. Ma occupandomi di politica, mi è venuta la passione. Siamo alla fine di un tunnel. E dobbiamo pensare al futuro. Non possiamo gravare su figli e nipoti, gravando con il debito sul loro avvenire. I giovani sono attesi da un futuro peggiore di quello dei propri genitori”.

Poi replica, con una battuta, a Vendola: “Ha dichiarato: potremmo collaborare con Monti e i suoi sulle riforme costituzionali. Se facciamo autocritica. Ma scherziamo?”.

Mentre per Berlusconi e Lega Nord dal professore arriva la bacchettata: “Gli elettori dovranno scegliere tra chi ha fallito per vent’anni, tradendo la rivoluzione liberale, e chi ha restituito l’Italia al ruolo di primo piano che merita. La Lega invidia la Germania, e poi imputa alla Germania ciò che è responsabilità dei suoi 10 anni di governo”.