Renzi-Berlusconi: c’è la giustizia nell’accordo. Parla l’avv. Longo

Renzi-Berlusconi: c'è la giustizia sul piatto dell'accordo
Renzi-Berlusconi: c’è la giustizia sul piatto dell’accordo

ROMA – Renzi-Berlusconi: c’è la giustizia sul piatto dell’accordo. Bisognerà attendere marzo per prendere visione completa del Piano Renzi sulla Giustizia: intanto l’avvocato di Berlusconi Piero Longo (di oggi è la notizia che è fra gli indagati del Ruby-ter) dichiara di aver colto “segnali interessanti su intercettazioni e azione penale”. Chi vede nell’accordo blindato Renzi-Berlusconi sulla legge elettorale qualche contropartita nascosta (si intende a favore del Cavaliere) può cominciare a sentirsi confermato nella sua opinione.

Intervistato su Il Messagero, Longo rileva un cambiamento di scenario nell’annosa guerra sulla giustizia che ha avvelenato il clima politico degli ultimi vent’anni. Grazie a Matteo Renzi si uscirà dalla logica della criminalizzazione delle leggi ad personam, autentico momento di discontinuità con i suoi colleghi e predecessori di sinistra. E’ finita dunque l’epoca delle norme con nome e cognome? Il ragionamento ribalta la convenzione:

Assolutamente no. Perché, vede, se c’è una legge ad personam che favorisce qualcuno ma è utile per la cittadinanza allora deve essere varata comunque. Dobbiamo rovesciare il ragionamento, chiederci; questa modifica è razionale? È congrua? Allora la facciamo anche se favorisce il mio “nemico”. Insomma bisogna capovolgere le logiche e in questo deve dire che Matteo Renzi è veramente l’uomo nuovo della sinistra e del suo partito. (Claudio Marincola, Il Messaggero)

Si tratti di una fuga in avanti, di una proiezione del desiderio o di un accordo affluente dell’Italicum, si vedrà: intanto Longo sembra prospettare interventi mirati anche a favore di Berlusconi. Intanto la stretta sulle intercettazioni:

In questo caso ci saranno resistenze da parte della magistratura che le ritiene molto importanti. Sicuramente ci sono reati per i quali sono utili e necessarie. Ma per altri non servono e di questo si può parlare. (Claudio Marincola, Il Messaggero)

Importante anche la questione dell’obbligatorietà dell’azione penale, che nel piano Renzi dovrebbe essere affidata alla discrezionalità delle procure consentendo di archiviare “quei fatti che hanno un contenuto di offensività modesto”. Longo giudica la riforma giusta in linea di principio.

Si può certamente porre in essere una modifica di questo genere. Ma va considerata bene. Bisogna sapere sin da ora che ci saranno procure che giudicheranno un identico fatto in modo diverso. Per una procura sarà un fatto di “particolare tenuità” per un’altra no. La questione è antica. (Claudio Marincola, Il Messaggero)

 

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