Minetti: “E’ presissimo dalla zingara”. Chi è? Quella che ha preso il posto di Iris?

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 28 Gennaio 2011 - 15:11 OLTRE 6 MESI FA

ROMA-L’uomo che governa il Paese è “presissimo da una nuova”. Nemmeno il tempo di digerire la notizia, data in tv dal diretto interessato, che Berlusconi si era “fidanzato”, e subito veniamo a spaere che nel cuore del Premier c’è una nuova fiamma: e le due notizie non coincidono, anzi. Ma chi è la new entry? Come si chiama, cosa fa, dopo il caos seguito a Ruby il nostro avrà “messo la testa a posto”? Niente di questo. Come spesso accade, non c’è nulla di nuovo sotto il sole. La new entry è un’altra “scappata di casa”, proprio come Ruby-Karima: è una replica della pericolosa minorenne “esfiltrata” dalla Questura con la sospetta “concussione” dei funzionari di polizia, con l’annuncio che era la “nipote di Mubarak”, annuncio che da balla è stato promosso a cardine della difesa dalla maggioranza in Parlamento.

“È presissimo”. Sono parole di Nicole Minetti, indagata con il premier per induzione alla prostituzione. Dice Nicole alla sua assistente, Clotilde: “Lui è presissimo da quella, è una montenegrina. Sì vabbé, ma è una scappata di casa, io l’ho vista è una zingara, cioè hai presente una zingara?”. Clotilde: “Eh appunto, è il suo tipo no? Non è il suo tipo?”. Nicole: “Sì, sì ma infatti, più è disperata è, meglio è, per lui”. Clotilde: “Finché non lo metterà nei casini, questa sarà il suo tipo”. Leggendo questo estratto dell’ennesima intercettazione che svela brandelli della vita di Silvio Berlusconi torna alla mente un brano di qualche anno fa di Frankie Hi NRG: “…Quelli che la notte non si può girare più, quelli che vanno a mignotte mentre i figli guardan la tv, che fanno i boss, che compran Class, che son sofisticati da chiamare i NAS, incubi di plastica che vorrebbero dar fuoco ad ogni zingara ma l’unica che accendono è quella che dà loro l’elemosina ogni sera, quando mi nascondo sulla faccia oscura della loro luna nera…”. Il cantautore non pensava certo al Presidente del Consiglio quando ha scritto questo brano, ma di certo sembra appropriato alle vicende che stiamo osservando in queste settimane, mancava solo il tema della zingara, ma la Minetti con il suo cellulare ha provveduto a introdurre anche questo capitolo, ora aspettiamo la donna cannone e poi il circo è completo. Purtroppo ancora non sappiamo chi sia la “zingara”, non ne conosciamo  il nome e il volto, abbiamo qualche sospetto sull’età ma sono solo congetture, la nostra curiosità dovrà per qualche tempo rimanere inappagata.

Nel tentativo di immaginarla possiamo però cercare di farci un’ulteriore idea dei gusti del Premier raccontando chi è Iris. Già Iris. Iris è la seconda minorenne, sicuramente bisognosa di aiuto si affretterebbe a dire Ghedini, che spunta dalle serate di Arcore. Probabilmente è già passata di moda, il suo momento è quasi certamente passato, la “zingara” le ha già sottratto la scena, ma non per questo diventa meno interessante conoscere Iris. Il suo nome è nelle carte. È Iris Berardi, origini brasiliane, residenza a Forlì. Iris inizia quindicenne a frequentare le passerelle. A 17 anni si trasferisce a Milano in cerca di fortuna ed entra nel giro delle hostess per le Fiere. Presto diventerà una prostituta. Compie i diciotto anni il 28 dicembre 2009. Lo screening dei suoi tabulati telefonici la segnala una trentina di volte ad Arcore nel 2010. In quell’anno è già maggiorenne. Due contatti segnalano la ragazza brasiliana nelle ville del presidente anche prima del suo compleanno però, quando maggiorenne non era. Per dire, il 21 novembre del 2009 a Villa Certosa (Berlusconi è in Arabia Saudita, pare) e il 13 dicembre 2009 ad Arcore. Quella sera viene colpito al volto da Massimo Tartaglia. Iris dorme in Villa, quella tragica notte. Queste serate ad Arcore, stando agli appunti proprio di Iris, le hanno fruttato qualcosa come 40mila euro, senza contare i gioielli, i vestiti e la casa, all’Olgettina chiaramente. Dopo il suo momento di gloria, culminato verosimilmente verso il dicembre 2009 quando rimane vicina al premier anche in un momento delicato come quello dell’attentato a colpi di Duomo anche Iris, come tutti i fiori, sfiorisce per finire nel dimenticatoio, come i giocattoli che non si usano più. In un’intercettazione del 4 ottobre Iris dice: “… che palle sto vecchio qua, fra un po’ ci manda aff… tutte quante… quella è la volta buona che lo uccido… vado io a tirargli la statua in faccia… che ci vuole mandare aff… senza un ca…”. D’altra parte ora Berlusconi è “presissimo da una nuova” e allora, largo alla zingara.