Roma- “I minibot sono come la pomata antiatomica di Eduardo De Filippo-Andrea Girella”, dice il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri che ricorda
“Il noto autore napoletano più di cinquanta anni fa realizzò uno sceneggiato in cui il protagonista, che lui stesso interpretava, per sbarcare il lunario vendeva una immaginaria pomata antiatomica. Allora il presunto medicinale si rivelava utile perché eravamo in tempi di guerra fredda e l’umanità temeva una guerra termo-nucleare. Ovviamente la pomata antiatomica, benché spalmata sul corpo non avrebbe salvato nessuno dalle conseguenze di una esplosione atomica. Era una invenzione per ingannare il prossimo. Esattamente come i minibot. Che stanno all’economia reale come la pomata antiatomica stava, nell’immaginazione eduardiana, ai rischi delle radiazioni. Nessuno si sarebbe salvato usando il magico unguento, nessuno si salverebbe ricorrendo ai minibot, che sono un artifizio inesistente”
I “Mini-Bot” sono, in queste ultime ore, i protagonisti dello scontro tra il ministro dell’Economia e delle Finanze Giovanni Tria– che li ha bocciati come anche Mario Draghi – e il Governo- che invece li vorrebbe anche se non sono nel contratto di governo. Si tratta di titoli di Stato di piccola taglia spendibili sul territorio nazionale come se fossero moneta contante, quindi come una moneta parallela da usare all’interno dell’Italia, idea che negli anni scorsi Silvio Berlusconi lanciò più volte, ma oggi impossibile da applicare per via dei patti fondativi dell’euro che la vietano in maniera esplicita.
“È incredibile che se ne parli” – Osserva il senatore forzista che conclude:- “Tutti vogliamo cambiare le regole dell’Europa, i vincoli di bilancio, le angherie economico-burocratiche che ci rendono infelice la vita. Ma non sarà la pomata antiatomica dei minibot a salvarci. Gli stregoni economisti che annunciano queste misure non sarebbero stati scritturati da Eduardo De Filippo nemmeno come comparse minori. E pensare che poi Eduardo finí al Senato mentre invece questi falsi economisti finiranno per portare bevande fresche agli attori che gireranno i film del futuro”.
I mini-bot dovrebbero servire per pagare i debiti arretrati che la Pubblica Amministrazione ha nei confronti di imprese e famiglie, ma anche Confindustria si è espressa in maniera contraria. Per il presidente Vincenzo Boccia – intervenuto il 7 giugno a Rapallo al 49° convegno dei Giovani Industriali- i minibot sono uno strumento di debito che è meglio non incrementare, condividendo così la posizione di Mario Draghi (Fonte Ansa)