Ruby, intercettazioni: a Berlusconi proposero di spiare Fli: “Lasciamo stare”li:

Pubblicato il 1 Marzo 2011 - 19:05| Aggiornato il 2 Marzo 2011 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

ROMA – Silvio Berlusconi, nell’incontro ad Arcore del 15 gennaio scorso con le ragazze di via Olgettina e le altre showgirl o ex showgirl che il giorno prima erano state perquisite dagli investigatori milanesi nell’ambito dell’inchiesta Ruby, avrebbe assicurato a ciascuna delle giovani l’assistenza legale di un avvocato parlamentare per tutelare la loro immagine. E’ quanto emerge in una delle intercettazioni depositate dai Pm di Milano tra gli atti allegati alla richiesta di giudizio immediato per il premier, secondo quanto riporta l’Ansa.

Nella conversazione, datata 15 gennaio, Barbara Guerra verso le 21.30 racconta al padre ”di essere ancora lì (ad Arcore)” e gli dice ”che stanno facendo la cena e che hanno appena finito di parlare con gli avvocati”. La showgirl, alla domanda del padre se fosse ”tutto a posto”, risponde. ”Si, ci dà un avvocato (…), ciascuno per qui del Parlamento, i parlamentari per seguire la nostra immagine”. La ragazza, poi, rivela al padre che sta per partire una ‘controffensiva’ mediatica dopo che il caso è esploso: ”da lunedì cominciamo tutto (…) a rilasciare dichiarazioni sui giornali per la nostra immagine, per tutto quello che stanno scrivendo”.

C’è anche la proposta fatta a Silvio Berlusconi di mettere una microspia nelle sede milanese di Futuro e Libertà nelle intercettazioni. E’ l’idea, che non ha avuto seguito in quanto il Capo del Governo ha ritenuto ”meglio non farlo”, di Innocenzo Guerra, padre della show girl Barbara, una delle ragazze ospiti delle serate ad Arcore.

L’uomo, impegnato nei lavori di risistemazione dei locali della sede di Fli in via Terraggio (inaugurati ufficialmente lo scorso 24 gennaio), e che definisce ”tana dei cospiratori”, l’11 gennaio, parlando all’ora di cena al telefono con la figlia le dice: ”Io gli volevo proporre se vuole mettere una microspia (ride)…” .

Poco più avanti: ”Io…c’ho le chiavi io dell’ufficio (…) ieri è venuto anche il senatore Valditara”. La figlia: ”E si può fare?”.

Il padre le ripete: ”io c’ho le chiavi”. La show girl: ‘allora glielo dico sub… cacchiarola. Non è qui sennò cazzo andavamo a casa sua subito”. Innocenzo Guerra: ”Annuisce. Perchè già ieri parlava di La Russa questo qui, io son stato dentro 10 minuti…”.

E ancora: ”Eran dentro in sei che parlavano: ‘allora ti devi occupare dei palazzinari perche’ dobbiamo tirare fuori i 200.000 appartamenti della gente che gli manca la casa’ (…) Sto senatore parlava così adesso La Russa non ho capito cosa diceva di La Russa”.

Barbara Guerra riferisce poi al padre di aver cercato di contattare il premier: ”Ho detto di chiamarmi subito, m’ha richiamato poi alle quattro, ho chiamato alle due alle quattro m’ha richiamato…”. Il padre: ”E tu digli cheee… (…) che mio papà non è abituato a queste cose qui, perchè, ma però, gli devi dire, per l’amore e il rispetto che (…) che ho nei suoi confronti, se gli interessa si può fare”.

Barbara: (con tono di voce bassa)”eee glielo dico, adesso appena mi richiama (…) ee sì. Dai, facciamo così, adesso lo presso per un’ora intera gli dico, ma si libera perchè domani c’è una cosa da fare gli dico”. Il padre: ”eee, almeno sente le puttanate che dicono e di quello che fanno”. L’uomo spiega alla figlia che ”dopodomani arriva il camion con i mobili” e che il locale ”domani e’ ancora vuoto, se lui ha una persona che può farlo (…) io c’ho le chiavi”.

Barbara: ”e mo lo chiamo di nuovo, tanto che ore sono finirà sta cazzo di riunione”. Il padre: ”eee, digli, è proprio la tana del…”. Barbara: ”del lupo”. Padre: ”dei cospiratori”. Poco dopo, in un’altra telefonata intercettata, Barbara dice al padre di aver ”appena parlato” con Berlusconi che le ha detto ”’cheeee..mm. per … forse è meglio non farlo, però vuole sapere dove è la sede….”. Il padre quasi al termine della conversazione: ”mmm e perchè non è da fare?”, Barbara: ”ee boh… Forse ha paura che se esce qualcosa”