Scandali: i soldati che fanno i soldati, i figli non merce su ordinazione e prof più pagati se bravi

Scandali, gli scandali gridati e denunciati da un paese alla rovescia: i soldati che facciano i soldati, i figli che non si ordinano su commissione non più neanche all'estero, formazione, valutazione per i prof e retribuzione maggiore per quelli bravi.

di Lucio Fero
Pubblicato il 22 Aprile 2022 - 10:01 OLTRE 6 MESI FA
Una scuola, foto ansa

Scandali: i soldati che fanno i soldati, i figli non merce su ordinazione e prof più pagati se bravi (foto Ansa)

Partiamo dallo scandalo della vessazione-tortura a vita che si vuole infliggere ai prof, denunciato con non celato furore da Il Manifesto. Con queste definitive e chiare parole: “la valutazione è il cuore del neoliberismo”.  E ancora “insegnanti li si vuole controllati a vita”, quindi sfruttamento e a un passo dalla...dittatura didattica?

Pagare di più i professori più bravi

Lo scandalo che il neo liberismo sta mettendo in atto è niente meno l’idea, anzi il progetto di reclutare insegnanti attraverso corsi di formazione e aggiornamento professionale e, orrore degli orrori, istituire dei meccanismi di valutazione del merito professionale cui legare una parte della retribuzione. Pagare di più i prof bravi, niente meno!

La crudeltà neo liberista si esercita poi al suo massimo quando si prevede che non più del 40 per cento dei prof valutati possa avere valutazione positiva e quindi retribuzione premiale. Niente aumenti uguali per tutti, tremendo scandalo. E aggiramento della regola democratica per cui si va in cattedra per la miglior virtù professionale che esista: l’anzianità di precariato. Insomma l’inno alla corporazione travestito da egualitarismo democratico.

Solo umor e penna da Il Manifesto? Tutt’altro: pensieri, umori, malumori e valori simili animano i sindacati della scuola, mente e corpo della Cgil, istinto elettorale di non poco Pd, istinto e vocazione M5S…e la solidarietà istintiva di ogni altra corporazione italiana delle arti e dei mestieri.

Soldati in affitto

Altro scandalo: la pretesa che i soldati facciano i soldati. Il 20% circa dei non moltissimi uomini delle Forze Armate, in particolare dell’Esercito, da anni presidiano e controllano obiettivi e installazioni civili. Si chiama Operazione Strade Sicure. Il ministro delle Difesa ha annunciato, scandalosamente, che i soldati devono tornare a fare i soldati. Sgomento di Regioni e Comuni, ad esempio bipartisan in Lombardia con Fontana e Sala che si dicono frastornati e dolorosamente stupiti di questa stranezza, di questo capriccio per cui i soldati dovrebbero fare i soldati e non i Vigili Urbani.

I figli non si ordinano su commissione?

Committenti c’è scritto sui contratti: quelli con cui si commissiona appunto la produzione di un figlio/a alla fabbrica. La fabbrica è una donna che allestirà a dovere il prodotto commissionato e poi consegnerà la merce realizzata a regola d’arte. In Italia non si può fare, ora lo scandalo è quello di una legge che vorrebbe punire chi va a farlo all’estero. Con una legge così scandalosa come si farebbe a togliersi la voglia di genitorialità, a soddisfare il bisogno-diritto di acquisire una merce-prole? Si metterebbero dei limiti alla voglia e capacità di acquisizione e quindi alla realizzazione di un individuo.

E per cosa? Per tener conto della dignità della fabbricatrice donna e per tener conto del carattere, diciamo un po’ speciale, della merce umana? Un po’, anzi un po’ troppo di guardiani e guerrieri dei diritti civili grida allo scandalo se non si potesse più far ricorso al cosiddetto utero in affitto che detto così è anche gentile, la dizione esatta sarebbe umano completo su ordinazione. Non manca, neanche qui, la tosta e sfacciata rivendicazione di corporazione: e se l’agognata merce-prole non si può acquisire come fanno a diventare genitori le identità Lgbt?

Scandalo termovalorizzatore

Qui la sintesi estrema e lucida è stata trovata nella secca formula: “Incenerire è di destra”. L’ha coniata per Il Messaggero un pensatore eco-grillino. Se ne deduce che la monnezza in strada è…di centro sinistra?

E che alternativo ed ecologico è spedire a pagamento i rifiuti negli inceneritori altrui. Anche qui, costante sociale, gratta gratta lo scandalizzato e trovi netto e lucido il filone della corporazione: di mestiere o territorio che sia.

Scandalo presidenziali francesi: non è previsto il pareggio

Scandalosamente la Francia non prevede il pareggio, il risultato elettorale consono alle riflessioni pubbliche di Giuseppe Conte. L’Avvocato del popolo, non sapendo all’occasione che popolo prendere, alla domanda se meglio la Le Pen o meglio Macron si è abilmente sottratto. Esibendo di fatto un cartello assai simile a quello una volta in voga nei negozi, c’era scritto qui non si fa politica.

Lo statista Conte non è che non abbia voluto compromettersi prima di sapere chi vince in Francia. Tutt’altro: il suo non volersi accostare, il suo né-né è profondo e genuino. A Conte la Le Pen appare troppo irruenta ed estrema, però dice anche cose buone…A Conte Macron appare troppo, decisamente troppo, come dire, diciamo “castoso”.

Conte premier italiano è stato quello di Quota 100, del Reddito di Cittadinanza, degli ammiccamenti e anche di più con Cina e Russia, del debito pubblico variabile indipendente, del se stesso “orgogliosamente populista”. Suvvia, come gli si può chiedere di stare con Macron? E quindi dio solo sa (forse neanche una divinità può arrivare a saperlo) perché Conte dovrebbe stare col Pd o col “campo largo” di centro sinistra. Solo per far finta che il campo sia largo?