Usa, Casa Bianca. Autorizzazione segreta per uccidere al-Awlaki

Pubblicato il 9 Ottobre 2011 - 12:29 OLTRE 6 MESI FA

Anwar al-Awlaki

WASHINGTON, STATI UNITI – Un anno prima dell’uccisione nello Yemen dell’imam estremista statunitense di origine yemenita, Anwar al-Awlaki, esponente chiave di Al Qaeda, eliminato il 30 settembre scorso nello Yemen da un drone della Cia, l’amministrazione di Barack Obama redasse un documento segreto nel quale di fatto si autorizzava la sua uccisione senza processo, pur essendo egli cittadino Usa, nell’impossibilita’ di catturarlo.

Secondo il New York Times, il documento top-secret, scritto nel 2010, ha fornito agli Stati Uniti la giustificazione per l’eliminazione dell’imam, nato nel New Mexico da un’influente famiglia yemenita e considerato dagli Usa esponente chiave della rete di Al Qaeda, malgrado l’esistenza di un quadro giuridico che impediva tale eliminazione essendo al-Awlaki, appunto, un cittadino americano.

In sostanza, nelle 50 pagine di analisi legale riassunte dal giornale si afferma che il cittadino americano al-Awlaki poteva essere legalmente ucciso, se non fosse stato possibile catturarlo, perche’ i servizi segreti sostenevano che egli avesse un ruolo preminente nella guerra tra gli Stati Uniti e Al Qaeda e costituisse quindi una minaccia significativa per la sicurezza degli Stati Uniti.

La decisione è stata presa, riferisce il Nyt, anche perche’ le autorita’ yemenite non erano in grado o non avevano la volonta’ di fermarlo. L’amministrazione Obama si e’ rifiutata di commentare l’articolo.

Secondo fonti citate dalla televisione panaraba Al Arabiya, Al Awlaki e’ stato ucciso in un attacco aereo contro due automobili mentre si trovava su una delle due. Le vetture viaggiavano nei pressi del confine con l’Arabia Saudita. Nel maggio scorso era sfuggito ad un altro tentativo di uccisione compiuto da un drone americano pochi giorni dopo l’eliminazione del leader di Al Qaeda, Osama bin Laden, da parte di un commando Usa in Pakistan.

Al Awlaki, nato negli Usa 40 anni fa, figlio di un ex ministro dell’Agricoltura yemenita, e’ stato il primo cittadino statunitense nella storia ad essere inserito nella lista degli obiettivi della Cia e compare anche nella lista nera dell’Onu di personalita’ considerate legate ad Al Qaeda. Fin dall’11 settembre fonti dei servizi segreti occidentali citati dalla stampa americana lo avevano sistematicamente indicato come ispiratore di diversi attentati e probabile successore di bin Laden.