Skripal, la Russia risponde alle espulsioni: via anche due funzionari italiani. Usa: “Reagiremo”

di redazione Blitz
Pubblicato il 29 Marzo 2018 - 19:56 OLTRE 6 MESI FA
La Russia risponde alle espulsioni internazionali seguite al caso Skripal

Il Cremlino di Mosca (Foto Ansa)

ROMA – Alla fine la risposta della Russia la gelo seguito al caso Skripal è arrivata: verranno espulsi funzionari diplomatici in proporzione a quelli russi espulsi all’estero. In tutto 150. E questo vale anche per l’Italia, il cui “gesto di inimicizia è in netto contrasto con la plurisecolare tradizione di buone e stabili relazioni russo-italiane” ed è stato fatto “da un Consiglio dei Ministri formalmente dimissionario”, sottolinea una nota dell’ambasciata russa, che auspica che il nuovo governo del Paese voglia perseguire con decisione una politica di sostegno al dialogo costruttivo e di sviluppo della collaborazione in tutti i campi con la Russia”.

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In serata è stato il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, ad annunciare che Mosca espellerà dalla Russia diplomatici stranieri esattamente nel numero di quelli russi cacciati dai diversi Paesi per il caso Skripal. “Anche nei riguardi degli altri Paesi – ha detto Lavrov – tutto sarà speculare per quel che riguarda il numero delle persone che se ne andranno dalla Russia dalle missioni diplomatiche”. E poco dopo è arrivata la replica minacciosa degli Stati Uniti: “Non c’è alcuna giustificazione per la decisione della Russia di espellere diplomatici americani ed europei”, ha tuonato l’amministrazione Trump, che invita Mosca a “non fare la vittima. Gli Stati Uniti si riservano il diritto di rispondere alla decisione della Russia di espellere 60 diplomatici americani e chiudere il consolato Usa di San Pietroburgo”.

LA VICENDA ITALIANA –  Nella nota diffusa dall’ambasciata russa si parla esplicitamente di “profondo rammarico” con il quale è stata “recepita la decisione di espellere due funzionari di rappresentanze russe in Italia. Peraltro – si legge nella nota dell’ambasciata – non ci è stata fornita alcuna prova del loro coinvolgimento in attività incompatibili con lo status di diplomatico. Tale eclatante gesto, prettamente politico, è stato spiegato con la necessità di attuare la decisione assunta dal Consiglio Europeo relativamente alla famigerata solidarietà euroatlantica con Londra. Naturalmente questo atto non resterà senza risposta da parte nostra”.

L’ambasciata ha ribadito la linea ufficiale del Cremlino, secondo cui l’avvelenamento dell’ex spia russa Sergei Skripal e di sua figlia Yulia a Salisbury, nel Regno Unito, è “una enorme provocazione politica” e vi sono gli estremi per vedere la mano dei “servizi speciali britannici”, tanto che adesso sta a Londra provare il contrario, altrimenti la Russia considererà l’intera faccenda “un attentato alla vita di suoi concittadini”.

L’ambasciata russa in Italia ha ribadito: “Considerando illegittimi i riferimenti al cosiddetto affare Skripal, un’aperta provocazione della Gran Bretagna, rileviamo che questo gesto di inimicizia di Roma è in netto contrasto con la plurisecolare tradizione di buone e stabili relazioni russo-italiane, introduce un elemento di sfiducia in quel dialogo pragmatico che non si è mai interrotto neanche quando la Ue ha adottato la politica sanzionatoria, e indebolisce i positivi sviluppi potenziali della cooperazione bilaterale”.

L’ambasciata sottolinea come la decisione dell’Italia di espellere due funzionari russi sia stata presa da “un Consiglio dei ministri della Repubblica italiana formalmente dimissionario. Auspichiamo che il nuovo governo del Paese, espressione dell’esito delle elezioni parlamentari, voglia perseguire con decisione una politica di sostegno al dialogo costruttivo e di sviluppo della collaborazione in tutti i campi con la Russia”, conclude la nota.