Venezuela. Il parlamento di Caracas concede a Chavez di governare per decreto

Pubblicato il 18 Dicembre 2010 - 19:04 OLTRE 6 MESI FA

Il presidente venezuelano Hugo Chavez

Con i voti contrari ma inutili dell’opposizione il Parlamento del Venezuela ha votato e approvato una legge che conferisce al presidente Hugo Chavez la facolta’ di governare per decreto per 18 mesi, allo scopo dichiarato di poter cosi’ affrontare l’emergenza causata dalle inondazioni che nelle ultime settimane hanno causato almeno 34 morti e 140 mila senzatetto.

Questi poteri speciali permetteranno a Chavez di emettere decreti in campi che vanno dalla sicurezza alle tasse ai servizi pubblici e le infrastrutture. E’ la quarta volta in 11 anni di presidenza che ne beneficia.

Finora gli hanno permesso di varare leggi come la riforma agraria, la nazionalizzazione del petrolio e l’ampliamento del numero dei membri della Corte Suprema.

Il progetto di legge presentato chiedeva poteri speciali per 12 mesi, ma la presidente del Parlamento Cilia Flores ha proposto di estendere il periodo a 18, e cosi’ e’ stato.

Il progetto di legge era stato inviato il 14 dicembre scorso al Parlamento uscente, che restera’ in carica fino al 5 gennaio quando subentrera’ la nuova assemblea, in cui il peso dell’opposizione sara’ maggiore.

L’opposizione e’ insorta, accusando Chavez di aver voluto una misura che trasformerà in una dittatura il Paese maggior produttore di petrolio dell’America Latina. Chavez, un ex-ufficiale militare di carriera, è stato eletto alla presidenza per la prima volta nel 1998, riconfermato nel 2000 sulla base della nuova costituzione approvata nel 1999 e di nuovo nel 2006.

Critico del neoliberalismo, della globalizzazione e acceso antagonista della politica estera degli Stati Uniti, Chavez ha portato avanti idee di stampo socialista, di democrazia partecipatoria e di cooperazione tra l’America Latina e i Caraibi.

Il presidente venezuelano è una figura controversa in patria e all’estero. Tra gli altri, critici dell’Oranizzazione degli Stati Americani, dell’Unione Europea, delle Nazioni Unite e del Dipartimento di Stato Usa, accusano Chavez di violazioni dei diritti umani.

D’altra parte i suoi elettori lo sostengono per quel ha fatto riguardo a miglioramenti costituzionali e legali, alla riduzione della povertà, all’assistenza sanitaria, ai diritti delle donne ed al trattamento delle popolazioni indigene.

La sua influenza politica in America Latina, dovuta in parte all’uso che Chavez fa della ricchezza petrolifera nazionale ed alle sue tese relazioni con gli Stati Uniti, gli conferiscono un alto profilo geopolitico, al punto in cui la rivista Time lo ha incluso nel 2006 e 2006 nella sua lista delle persone più influenti del mondo.