Barche, 18 conti in banca e jeep militare: il tesoro di Galan

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Giugno 2014 - 10:15 OLTRE 6 MESI FA
L'articolo del Fatto Quotidiano

L’articolo del Fatto Quotidiano

ROMA – Case, terreni, auto, barche, disponibilità economiche: è il lungo elenco di quello che il Fatto Quotidiano ha denominato “Il tesoro di Galan“.

L’articolo di Antono Massari e Davide Vecchi:

I riscontri sul suo patrimonio hanno portato gli inquirenti a un esito: la richiesta di arresto in carcere. Tra le 109 mila pagine messe in ordine dai magistrati di Venezia c’è un intero fascicolo dedicato all’ex governatore della Regione Veneto. Secondo i dettagliati calcoli compiuti dai pm, Galan e consorte, Sandra Persegato, hanno speso quasi due milioni di euro in più rispetto ai redditi dichiarati. Con esattezza 1. 178. 883 euro per Galan e 192. 091 per la moglie. Dove sono andati questi soldi? La risposta l’hanno trovata i magistrati. E la conosce bene anche lo stesso Galan che, difeso tra gli altri, dall’avvocato Niccolò Ghedini, non commenta da giorni l’inchiesta che lo ha travolto.

I SUOI LEGALI avevano chiesto ai pm di sentirlo ma i magistrati di Venezia hanno preferito attendere l’esito del voto parlamentare sul suo arresto. Che appare scontato, vista l’assoluta disinvoltura usata dal Pd nel liquidare l’ormai ex sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, costretto a dimettersi dai democratici (gli stessi che fino a una settimana fa gli chiedevano di ricandidarsi) dopo aver patteggiato quattro mesi di pena per finanziamento illecito per aver ricevuto un contributo di 150 mila euro dal patron del Consorzio Nuova Venezia Giovanni Mazzacurati. Il Pd di Matteo Renzi potrà, dunque, serenamente epurare un ex esponente del Pdl, già governatore del Veneto nonché parlamentare di Forza Italia, con ben altre implicazioni nell’inchiesta. A partire dal milione di euro di stipendio che, secondo l’accusa, riceveva ogni anno in cambio di delibere ad hoc per agevolare l’arrivo di finanziamenti al Consorzio. Galan e consorte, ricostruiscono gli inquirenti, hanno incassato soldi in nero e li hanno spesi. Come? Nella super villa a Cinto Euganeo in provincia di Padova, certo, stimata dai pm in 1 milione 725 mila euro ma anche in società, auto, barche. L’unica cosa che non è stata sequestrata a Galan è il cassone (casa dei pescatori trasformata in una sorta di villa) a Caorle in cui l’ex governatore, appassionato di pesca al tonno, organizza grigliate con amici e conoscenti. Il resto di quello indicato nella scheda “patrimonio famiglia Galan / Persegato” è stato sequestrato dagli inquirenti. Anche alcuni sfizi. Per dire: Galan aveva acquistato un bosco ceduo a Rovolon, provincia di Padova, dal valore catastale di oltre 15 mila euro. Lo stesso valore di un attico in centro a Milano. PERCAPIRCI. Solo il parco macchine supera i 200 mila euro di valore. Dal Q 7 Audi 3 v 6 turbo diesel, che nuovo costa 74 mila euro, al Land Rover, alla Mini Minor d’epoca fino al quad Aeon Cobra, per girare nella villa, e al veicolo tendonato militare Steyr Puch Pinzgauer da cultori del genere che sicuramente farà invidia agli indipendentisti veneti, con inferiori disponibilità economiche, si sono accontentati di trasformare in tanko un trattore. Ci sono poi le barche. Una a vela da 7 metri registrata alla capitaneria di porto di Venezia; due a motore da circa nove metri, registrate alla capitaneria di Chioggia. Ciò che colpisce dell’elenco stilato dai magistrati è la disponibilità economica dell’ex governatore del Veneto. In particolare perché nei giorni scorsi alcuni quotidiani hanno riportato un dato: Galan ha sul conto mille euro. Vero. Ma sul deposito acceso al Monte dei Paschi: ne hanno altri 17. In totale possiedono “una disponibilità di 161. 197, 62 euro”. Oltre a tre cassette di sicurezza alla Popolare di Vicenza. Quella dei Galan era una Serenissima esistenza.