Zingaretti, addizionale irpef stangata in arrivo, ma lui dice no

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Novembre 2014 - 12:48 OLTRE 6 MESI FA
 Zingaretti, addizionale irpef stangata in arrivo, ma lui dice no

Zingaretti, addizionale irpef stangata in arrivo, ma lui dice no

ROMA – Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, continua lo stop and go delle notizie sull’aumento regionale della addizionale irpef, un balletto iniziato nel 2013 con firme autentiche e smentite poco convincenti.

L’ultima puntata l’ha registrata Michele Di Branco sul Messaggero:

“Irpef, il piano della Regione per evitare il maxi-aumento. La nuova aliquota potrebbe pesare in media settecento euro all’anno. L’imposta dovrebbe passare al 3,33%, tecnici al lavoro per sventare le stangate”.

Come e per quanti, però, nessuno lo capisce. Avviando il Lazio sempre più sulla strada del socialismo reale ma mirando alla poltrona di Sindaco di Roma, occupata in modo sempre più precario da Ignazio Marino, compagno anche lui, ma meno furbo, Zingaretti fa una cosa con una mano e con l’altra la smentisce, anche se alla fine gli atti formali restano.

Lo scenario – scrive  Michele Di Branco del Messaggero – nel caso in cui l’aliquota Irpef regionale salisse dal 2,33 al 3,33% sui redditi oltre i 28 mila euro all’anno, sarebbe il seguente: mezzo milione di cittadini (il 90% residenti a Roma e provincia) subirebbe un aumento delle tasse senza precedenti a livello federale versando in media 700 euro all’anno e subendo un aggravio di 152 euro rispetto ai 548 pagati a legislazione vigente. In pratica il Lazio, già oggi la Regione più tartassata (all’addizionale regionale si aggiunge quella comunale più alta d’Italia ), andrebbe in fuga doppiando il carico fiscale al quale sono sottoposte ben 10 Regioni del Paese (…)

I RISCHI

A partire dagli 80 mila euro la situazione si farebbe davvero pesante. Nel 2014, questi 24 mila contribuenti versano nelle casse della Regione 1.696 euro: l’anno prossimo rischierebbero di aggiungere altri 520 euro sfondando e superando ampiamente i 2 mila euro di tasse. Stangate sempre più feroci, ovviamente, mentre si sale lungo la curva dell’Irpef e si raggiungono redditi a sei cifre. In questo mare, da 100 mila euro in su, navigano 65 mila contribuenti laziali. E sono loro quelli ai quali verrebbe chiesto il sacrificio più importante. Proprio a 100 mila euro di reddito oggi si versano 2.162 euro che diventerebbero 2.882 fra pochi mesi con un aggravio di 720 euro.