Contagi in ricrescita, la Destra al governo non li conterà più. Bollettino andrà in pensione anticipata

Contagi Covid in ricrescita da tre giorni consecutivi, per molti un fastidio più che un problema. Destra al governo pronta a smetterli di contarli quotidianamente, il bollettino andrà in pensione anticipata

di Riccardo Galli
Pubblicato il 24 Agosto 2022 - 08:46 OLTRE 6 MESI FA
bollettino ansa

Contagi in ricrescita, la Destra al governo non li conterà più. Bollettino andrà in pensione anticipata (foto Ansa)

Contagi Covid da tre giorni filati sono più di quelli della settimana precedente, ieri 35.360 quelli ufficiali e censiti. Un problema quello dei contagi in ennesima ricrescita. Per molti però, più che un problema, un fastidio. Vasta è la fascia di opinione e imponente è la galassia di comportamenti di massa che considerano il Covid un ingombro da…sgombrare. Anzi, già sgombrato. E vasto è l’umore politico che considera eventuali restrizioni o limiti il vero problema.

Guardarsi da restrizioni e limiti più che dal Covid è il sentire di fondo dei partiti che si avviano, ad elezioni probabilmente vinte, a formare e guidare il prossimo governo, quindi anche il governo che deciderà come comportarsi di fronte a ri-riscresite dei contagi. Letteralmente non tollerando neanche l’idea di restrizioni e limiti ad attività sociali ed economiche, cosa farà il governo Meloni-Salvini-Berlusconi di fronte al fastidioso rinnovarsi e crescere dei contagi? Considererà il fatto come un fastidio, un fastidio politico.

Un fastidio da rimuovere

La scansione quotidiana (ormai da più di due anni) dei contagi e delle morti e del tasso di positività sarà presto individuata come “il” fastidio all’interno del fastidio Covid. E quindi si può scommettere che questa scansione e comunicazione saranno individuati come ansiogeni e molesti. Una robusta corrente di opinione durante la pandemia si è nutrita della rabbia contro la realtà, dando a questa rabbia la forma della negazione e quindi elaborando il concetto del “terrorismo” di chi la realtà la raccontava e comunicava.

Nulla di nuovo nella storia umana nella negazione di massa della realtà e conseguentemente nell’odio e astio verso chi la realtà la rappresenta. Il governo della Destra non accoglierà fino in fondo questo umore ma darà a questo sentire una qualche soddisfazione. Se il Covid e i suoi contagi sono un fastidio e non un problema, allora al fastidio non andrà dato alimento e pubblicità. Quindi questo “memento” quotidiano della conta dei contagi andrà ridotto, distanziato, silenziato. Magari un bollettino mensile invece che quotidiano…

Smettere di contare fa bene alla salute 

La costante avversione della Lega e di Forza Italia (e anche della Meloni che stando all’opposizione sempre a tutto si è opposta e si opponeva) a limiti e restrizioni troverà per mano del governo della Destra una prima forma: smettere di contare i contagi o almeno smettere di comunicarli come un “memento mori”. Nella Destra sociale e politica che si avvia a diventare governo due i sentimenti vero il Covid finora compressi che invece conosceranno ampio respiro. Il primo: dai morti di Covid vanno sottratti i morti col Covid.

Sottrazione scientificamente e clinicamente ardua, aleatoria. Ma l’idea stessa di una sottrazione alimenta non poco il diffuso sentire secondo il quale il Covid uccide meno di quanto i numeri ufficiali non dicano. Anzi, sottrarre dai cento e passa al giorno gli anziani malati…Il secondo sentimento è quello per così dire terapeutico: smettere di contare fa bene alla salute, economica e politica. Quindi per questo inverno pronti alla novità: il bollettino contagi andrà anche lui in pensione anticipata.