Arcore, i poliziotti protestano contro i tagli davanti a Villa San Martino

Pubblicato il 9 Dicembre 2010 - 13:35 OLTRE 6 MESI FA

La protesta degli agenti contro i tagli alla polizia va in scena ad Arcore. I poliziotti, appartenenti a tutte le principali sigle sindacali della polizia, hanno deciso di fare una manifestazione davanti a Villa San Martino, residenza del premier Silvio Berlusconi.

Il presidio è stato deciso a livello unitario per protestare contro i tagli al bilancio delle forze dell’ordine. Analoghe manifestazioni sono in corso in tutto il territorio nazionale.

Gli agenti di polizia protestano su tutto il territorio nazionale, a Roma all’esterno del Senato e con volantinaggi davanti le prefetture. E per il 13 dicembre i sindacati hanno indetto una manifestazione nazionale a Roma, in piazza Montecitorio.

“Nelle ultime finanziarie i tagli sono stati di oltre due miliardi di euro -ha detto Santino Barbagiovanni, segretario regionale Silp Cgil Lombardia – e siamo al collasso. Oltre alla mancanza di personale dobbiamo anche fare i conti con il blocco degli stipendi. Vuol dire che se sono necessari straordinari per far fronte alla mancanza di personale, questi non vengono pagati”.

“Manifestiamo contro lo smantellamento della sicurezza. Il governo dà un’ulteriore colpo alla sicurezza e di fatto ora abbiamo serie problematiche legate al controllo del territorio. Solo in Lombardia, ad esempio, c’è un ammanco di 1.300 persone, -40% per la Stradale, -45% alla Polfer, -80% alla Postale. Anche per il parco mezzi la situazione grave, da tempo non viene rinnovato, le auto spesso non sono in condizione con il risultato che i pattugliamenti vengono svolti a piedi. La situazione è allarmante”, ha aggiunto.

‘Chiediamo al governo di fermare la rottamazione della Polizia di Stato”, ha detto Giuseppe Calderone segretario regionale lombardo del Sindacato autonomo di polizia Sap. I sindacati accusano il governo di fare solo propaganda sulla sicurezza: ”Prima in campagna elettorale poi in questi due anni e mezzo hanno prodotto solo slogan cui non seguono fatti ma solo tagli di spesa” ha aggiunto Agostino Mornati segretario nazionale Ugl Polizia di Stato. E Barbagiovanni sottolinea che ”gli arresti che hanno inferto duri colpi alle mafie sono il risultato di indagini iniziate anni fa il cui merito non è di Maroni ma di magistrature e forze dell’ordine”. Secondo i sindacati in Lombardia alla Polizia di Stato mancano circa 5000 agenti: la Stradale è sotto organico del 45% la Polfer del 57% e la Polizia postale che deve combattere i nuovi crimini informatici, addirittura dell’ 80%. Per il blocco del turn-over c’è una nuova assunzione ogni 15 agenti che lasciano i ruoli.

”Sta arrivando l’Expo e a Milano siamo scesi da 36 a 12 volanti e manca il personale per sorvegliare aeroporti e stazioni ferroviarie” dice Calderone. Al presidio hanno partecipato anche rappresentanti del Corpo Forestale dello Stato, secondo cui ”sono a rischio concreto di chiusura di decine di Comandi Stazione, principalmente in zone rurali e montane” e dei Vigli del Fuoco che lamentano ”una carenza di organico nella realta’ operativa di oltre il 35% con il risultato di una pericolosa diminuzione della garanzia del servizio di soccorso e tutela oltre che della sicurezza dei cittadini”. Presenti anche gli agenti di Polizia Penitenziaria secondo cui ”il sovraffollamento della carceri provoca gravi disagi sia per gli agenti che per i detenuti mentre mancano perfino i mezzi per il trasferimento ai Tribunali per i processi che cosi’ rischiano di saltare”.