Gemelline scomparse: le tappe dell’ultimo viaggio di Mathias Schepp

Pubblicato il 11 Febbraio 2011 - 19:52 OLTRE 6 MESI FA

Livia e Alessia, le gemelline scomparse

ROMA – Pezzo dopo pezzo, giorno dopo giorno, si ricostruisce il viaggio di Matthias Schepp, il padre delle gemelline di sei anni scomparse che si è tolto la vita a Cerignola (Foggia) il 3 febbraio. Un viaggio che lo ho portato a coprire in pochi giorni quasi duemila chilometri in auto e decine di miglia marine in traghetto. Un viaggio che presenta ancora alcuni punti oscuri. Matthias Schepp, 44 anni, trascorre il fine settimana del 29 e 30 gennaio con le figlie che vivono a Saint Sulpice con la moglie separata dell’uomo, Irina Lucidi. La sera di domenica 30 manda un sms alla moglie informandola che la mattina successiva avrebbe portato lui Alessia e Livia a scuola.

31 GENNAIO, L’IMBARCO A MARSIGLIA – Invece di portare le piccole a scuola lunedì 31 gennaio parte in auto con le bambine a bordo. Raggiunge Marsiglia, invia una cartolina alla moglie dicendole che non riesce a vivere senza di lei, ritira da cinque sportelli bancari 7.500 euro, acquista tre biglietti e la sera si imbarca sul traghetto Scandola diretto in Corsica, a Propriano. Le piccole vengono viste, e anche sentite piangere, durante il viaggio.

1 FEBBRAIO, LE BIMBE VISTE A PROPRIANO – Il traghetto giunge nel porto del sud ovest della Corsica la mattina, attorno alle 6. Fino ad oggi erano abbastanza incerte le testomonianze circa la presenza delle piccole al momento dello sbarco e ciò aveva anche fatto supporre che Matthias Schepp le avesse uccise gettandole in mare. Ma Olga Orneck, una donna di Propriano, che riferisce agli investigatori di aver visto l’uomo con le piccole verso le 9,30. Matthias, aggiunge, stava parlando con una donna bionda. E’ l’ultima volta che le gemelle vengono viste.

1 FEBBRAIO, DA SOLO VERSO BASTIA – Matthias parte quindi in auto verso Bastia, nel nord-est dell’isola, dalla parte opposta. Per coprire il viaggio servono circa tre ore, raggiungendo la strada che segue la costa ovest dell’isola e dirigendosi verso nord. Una delle ipotesi è che le piccole siano sparite durante questo tragitto. Alla sera si imbarca da Bastia sul traghetto della Corsica-Sardina Ferries diretto a Tolone: acquista un solo biglietto, quello per se stesso. Delle piccole nessuna traccia.

2 FEBBRAIO, DA TOLONE IN ITALIA – Matthias Schepp sbarca a Tolone al mattino e si dirige verso la frontiera italiana, che varca a Ventimiglia dove il passaggio della sua sua auto viene registrato. Da questo momento le tracce dell’uomo diventano ancor più labili e per tutto il suo lungo viaggio da Tolone a Vietri e poi a Cerignola, oltre 1.200 chilometri, Matthias Schepp ha tenuto spento il suo cellulare e non ha usato carte di credito probabilmente per evitare di essere rintracciato.

3 FEBBRAIO, PRANZO SUL MARE POI LA FINE – E’ a Vietri sul Mare che Schepp viene visto in un ristorante. Era l’ora di pranzo ed era solo, ricorda il ristoratore. Poche ore dopo sara’ a Cerignola, da dove inviera’ alla moglie le ultime lettere: sette contengono i soldi che ormai sa che non gli serviranno più , l’ottava è quella in cui le dice che le bimbe ormai ”riposano in pace”. La scrive forse in un bar della cittadina foggiana davanti ad un bicchiere di birra. Poi chiude la sua auto. E’ notte quando si dirige verso i binari e aspetta il suo ultimo treno, l’Eurostar Milano-Bari che lo travolge e lo uccide.