MySpace sempre più in crisi: 500 licenziamenti. Investimento sbagliato di Murdoch, che ora potrebbe vendere

Pubblicato il 12 Gennaio 2011 - 09:20 OLTRE 6 MESI FA

Anche i magnati dell’editoria sbagliano, e non fa eccezione Rupert Murdoch: la News Corp, società che appartiene al tycoon australiano, ha infatti annunciato di aver tagliato 500 dipendenti di MySpace, il social network controllato proprio dalla società di Murdoch. MySpace non è riuscito a reggere la concorrenza di altri social network (in primis Facebook), e ha cominciato a collezionare perdite. Un investimento che non si è dimostrato proficuo per l’imprenditore australiano.

I 500 dipendenti lasciati a casa da MySpace rappresentano quasi il 50% della forza lavoro del social network. L’annuncio dei licenziamenti lo ha fatto l’amministratore delegato di MySpace, Mike Jones, sottolineando che i ”cambiamenti odierni sono duri ma necessari per garantire alla società una crescita sostenuta e una redditività”. ”La nuova struttura organizzativa ci consentirà una maggiore agilità e una maggiore velocità nello sviluppo dei prodotti, oltre a una maggiore flessibilità dal punto di vista finanziario”, ha aggiunto Jones.

Myspace, fondata nel novembre 2003 da Tom Anderson, è stata acquisita nel luglio 2005 per 580 milioni di dollari dalla compagnia di Rupert Murdoch, ma il suo successo ha cominciato a vacillare in fretta e non è escluso che il magnate australiano decida di vendere la società a fondi di private equity. Fra i potenziali acquirenti potrebbe esserci anche Yahoo.