Bufera a New York per il manifesto anti-aborto

Pubblicato il 25 Febbraio 2011 - 19:15 OLTRE 6 MESI FA

Il cartellone anti-abortista a Soho (New York)

Sta provocando diverse polemiche questo cartellone che è stato piazzato nei pressi della sede newyorkese di “Planned Parenthood”, la più grande rete di cliniche abortive degli Stati Uniti.

Il manifesto è stato ideato da Life Always, un’associazione texana anti-aborto e mostra una bambina di colore e una scritta: “Il posto più pericoloso per un’afro-americana è nel grembo materno”. Il cartellone è stato affisso nel centralissimo quartiere di Soho è vuole denunciare l’aumento esponenziale di aborti portati a termine negli ultimi anni dalle donne afro-americane.

Secondo Life Always infatti “le interruzioni di gravidanza tra le donne afro-americane sono tre volte superiori a quelle del resto della popolazione”. Questo trend è stato definito dall’associazione di Dallas un autentico “complotto genocida”, confermato secondo l’associazione texana dai dati che il sito thatsabortion.com della Planned Parenthood riporta: nell’ultimo anno infatti la catena di cliniche ha portato a termine nell’ultimo anno ben 300 mila aborti, di cui 17.000 solo nella città di New York  e che numerose cliniche abortive sono state disseminate nei quartieri dove vivono per lo più cittadini di colore.

Il cartellone è sembrato ingiurioso non solo ai gruppi che sostengono il diritto delle donne ad abortire, ma a gran parte della società newyorkese. Mary Alice Carr, portavoce del National Istitute for Reproductive Health ha dichiarato alla Cnn: “Attaccano le donne perché scelgono l’aborto e allo stesso tempo distruggono il programma di pianificazione familiare. La loro ipocrisia è grande e odiosa proprio come questo cartellone”.

Il pastore Stephen Broden, uno dei dirigenti di Life Always, dopo aver rilevato che la bambina presente sul cartellone è stata scelta per il suo viso innocente, si difende dalle accuse affermando che non è un caso che il manifesto sia stato affisso a febbraio, mese in cui negli Usa e in Canada si festeggia il Black History Month, la diaspora della comunità africana nel mondo: “Durante il Black History Month noi celebriamo la nostra storia – ha dichiarato il pastore durante una conferenza stampa – Ma il nostro futuro è messo in pericolo da questo complotto genocida portato avanti attraverso l’aborto. Quella rappresentata sul manifesto è una realtà vera e tragica”. Il pastore ha ripetuto che il manifesto vuole essere un messaggio provocatorio per illustrare uno dei più grandi problemi che affligge la popolazione nera.

Le dichiarazioni del pastore non fermano però le polemiche: “Definire la pratica dell’aborto un complotto genocida non è solo assurdo, ma è offensivo nei confronti delle donne e della comunità di colore” spiega Christine Quinn, presidente del Consiglio comunale di New York.