Poche autostrade, cantieri fermi: i costruttori lanciano l’allarme sulle infrastrutture

Pubblicato il 14 Aprile 2011 - 18:27 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – In Italia i cantieri per la costruzione delle autostrade sono bloccati. E non è solo la Salerno Reggio Calabria a dimostrarlo, uno studio di Unioncamere, infatti, ha contato che nel Paese il manto autostradale avanza solo di 16 chilometri l’anno. Passi troppo piccoli per non perdere posizioni in Europa, dove Paesi come Spagna e Francia corrono. D’altra parte è tutto il comparto delle infrastrutture a soffrire e il presidente dei costruttori europei, Luisa Todini, avverte che per la Penisola si ”stima un calo anche per il 2011”.

Il rapporto presentato dall’Unione della Camere di commercio parla chiaro: mentre, tra il 2000 e il 2008, in Italia la rete delle ‘strade veloci’ si è ampliata del 2,3%, in Germania si è registrato un aumento dell’8%, in Francia del 12,2% e in Spagna del 50%. E’ così che il nostro Paese è stato superato dai big dell’Eurozona, in pieno declino dopo un boom, proseguito fini agli anni Settanta, che l’aveva portato ad essere secondo solo alla Germania in fatto di estensione della rete autostradale.

Secondo gli ultimi dati di Uniontrasporti il primato oggi spetta alla Spagna (13.515 km), seguono la Germania (12.645 km) e anche la Francia supera i 10 mila chilometri. L’Italia, invece, può contare solo su 6.600, la metà rispetto ai leader d’Europa. E tutti gli altri paragoni vedono il Paese in ritardo, basti pensare che se da noi si va avanti di 16 chilometri l’anno in Germania si fanno passi sette volte più grandi (111 km).

In generale, è il settore delle infrastrutture nella sua totalità a dare segnali di arretramento, oltre alle strade lo studio di Unioncamere mette in evidenza criticità anche nella rete ferroviaria e nel sistema portuale (Genova, che è il primo porto italiano, è solo decima nella classifica europea). Uno stallo che per Todini potrebbe essere superato se si riuscissero a eliminare alcuni colli di bottiglia. ”Sono certa che le risorse si possono trovare, non sono le finanze che mancano. Penso anche al mancato utilizzo dei fondi strutturali”, ha spiegato. E in rappresentanza di tutta la categoria ha lanciato un appello: ”Chiediamo al ministro dell’Economia di sbloccare le opere cantierabili”. Altrimenti la crisi del comparto continuerà, non caso le stime per l’Italia, fa sapere, sono in calo anche per il 2011.