Il “fronte” della Salerno – Reggio Calabria. Ponzellini (Impregilo): “181 attentati ai cantieri in pochi mesi”

Pubblicato il 28 Ottobre 2010 - 09:34 OLTRE 6 MESI FA

Cantiere sulla Salerno Reggio Calabria

Uno scenario da far west: di giorno ci sono le ruspe che tentano di portare avanti i lavori e di notte, quasi ogni notte, ci sono i sabotatori che lavorano alacremente per disfare quanto è stato fatto.

E’ la Salerno – Reggio Calabria, il cantiere eterno, raccontato dal presidente di Impregilo Massimo Ponzellini. Mercoledì 27 ottobre il dirigente ha perso la pazienza e ha snocciolato le cifre: 181 attentati “andati a segno” , per impedire il completamento dell’autostrada.

Ogni anno, con l’arrivo delle prime partenze estive, la litania dei bollettini del traffico è sempre la stessa: “Sulla A3 chilometri di code”. Cambia il numero dei chilometri e si sposta la tratta di qualche casello, ma le code sono una costante, almeno dal 1997 in poi, quando sono stati avviati i nuovi lavori per rendere di fatto, e non solo di nome, la A3 un’autostrada. Tutto nelle pie intenzioni dei progettisti, doveva essere finito nel 2003. Quindi sono arrivate le proroghe sulla fine lavori, prima al 2008 e, l’ultima al 2013.

Silvio Berlusconi, ad inizio ottobre, nel discorso in cui chiedeva la fiducia al suo esecutivo alla Camera, ha detto che il 2013 sarà l’anno del completamento salvo essere di fatto smentito, nello stesso giorno dal ministro competente, quello dei Trasporti Altero Matteoli, secondo cui “al 90% l’autostrada sarà finita entro il 2014”. Insomma, l’A3 non sembra terreno di solide certezze.

Così il presidente di Impregilo ha denunciato, parlando al convegno del Salone internazionale dell’edilizia, il fatto di “essere rimasti soli” a gestire il problema A3. Già in Italia realizzare opere pubbliche non è esattamente agevole, ha spiegato Ponzellini, figurarsi quando ci si mettono di mezzo gli attentati. Attentati, equazione fin troppo facile, vuol dire ‘Ndrangheta. E Ponzellini ha descritto scene, che più che da cantiere stradale sembrano da fronte afgano: “Dobbiamo controllare i mezzi via satellite, schedare gli autisti, risalire fino alla sesta generazione per accertare che gli imprenditori con cui lavoriamo non siano vicini alla mafia. Poi è chiaro che i nostri ingegneri non vogliano più scendere là a lavorare”.

Il completamento dei lavori, quindi, sembra davvero una chimera. Non a caso, ad inizio mese, la Stampa ha dedicato all’A3 un lungo reportage in cui si racconta che il potenziamento della Salerno Reggio non sarà totale, ma nella migliore delle ipotesi si fermerà a Campo Calabro. Costo dei lavori: 506 milioni di euro. Sabotatori permettendo.