Terremoti Mediterraneo, ecco cosa li provoca. I geologi: “In quel punto la terra si sta aprendo”

di Lorenzo Briotti
Pubblicato il 13 Maggio 2019 - 23:32| Aggiornato il 25 Luglio 2019 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Due placche tettoniche, quella africana e quella eurasiatica, si starebbero avvicinando pericolosamente nell’oceano Atlantico generando i terremoti e maremoti che avvengono anche nel Mediterraneo. Lo scontro, in quel punto sta provocando inoltre una vera e propria fase di contrazione in mare aperto che sta provocando una vera e propria apertura del terreno sottostante. 

L’Italia e il mare che la circonda, nei secoli sono stati sconvolti da moltissimi terremoti distruttivi: basta citare a titolo di dsempio quello di Messina del 1908 che, con una magnitudo 7.2 e il successivo maremoto, generò almeno 100mila morti.

A quanto pare, secondo un recentissimo studio realizzato da alcuni geologi protoghesi, la causa non sarebbe l’avvicinamento tra le due placche localizzate nel Mediterraneo, ma bensì sarebbe da ricercare molto lontano dalle coste italiane.  Il punto di maggior contatto tra la placca eurasiatica e quella africana si troverebbe infatti molto più a ovest, nell’oceano Atlantico, a ridosso delle coste meridionali del Portogallo. 

Joao Duarte, geologo marino dell’Università di Lisbona, ha presentato questo studio di cui parla la Bbc. Il fatto che le due placche si stiano avvicinando, secondo i geologi portoghesi spiegherebbe anche due eventi sismici molto forti avvenuti in Europa. Si tratta del terremoto del 1755, conosciuto come Grande terremoto di Lisbona, il sisma più violento mai registrato in Europa con una magnitudo stimata di 8.7 e oltre 100mila vittime, e quello del 1969 noto come terremoto di Cabo San Vicente. In questo caso la manitudo fu pari a 8 e il numero delle vittime è a tutt’oggi ancora incerto.

Questo studio permette di comprendere che in questa parte della crosta terrestre sta avvenendo una rottura, una vera e propria fase di contrazione dell’oceano Atlantico. 

Fonte: Bbc, Leggo