Il tribunale di Bologna: “Riaprire Moto Morini per pagare i debiti”

Pubblicato il 16 Gennaio 2011 - 14:15| Aggiornato il 17 Gennaio 2011 OLTRE 6 MESI FA

Il Tribunale di Bologna ha ordinato di far ripartire la Moto Morini per realizzare a prezzi ribassati 45 nuove moto, assemblate con i pezzi rimasti in magazzino, per pagare i debiti. La decisione presa dal curatore fallimentare Piero Aicardi, riferisce Repubblica, ha permesso di richiamare una parte dei lavoratori in cassa integrazione, soprattutto donne, della storica casa motociclistica.

Il compito – per la gioia dei collezionisti – è quello di assemblare 16 Scrambler, che saranno vendute a 6.360 euro, e 29 enduro Granpasso, con prezzi variabili tra 6.990 e 8.000 euro, come spiega il sito specializzato motoblog.it, ”franco fabbrica di Casalecchio di Reno e senza alcuna garanzia”.

L’azienda fu fondata nel 1937 a Bologna da Alfonso Morini, ed il successo arrivò nel ’46 con la T125; la moto più venduta è stata la 3 1/2, nata nel ’72. A causa della crisi è stata posta in liquidazione fallimentare il 17 maggio 2010. Il prossimo marzo è prevista l’asta per vendere marchio e stabilimento al miglior offerente; si era già fatta avanti la Nuova Garelli di Paolo Berlusconi, ma la trattativa non aveva avuto esito positivo. Tra i nuovi interessati che hanno contattato il Tribunale c’è  l’italo-canadese Stephan Franz.