Mummia, i misteri di una bambina di duemila anni fa. Rivelazioni a Chicago VIDEO

di redazione Blitz
Pubblicato il 6 Dicembre 2017 - 13:58 OLTRE 6 MESI FA
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Mummia, i misteri di una bambina di duemila anni fa. Rivelazioni a Chicago

CHICAGO – Una mummia egizia viene analizzata dal laser senza che vengano rimosse le bende che la avvolgono da quasi due millenni. Le spoglie, conservate alla Northwestern University di Chicago, appartengono a una bambina di circa 5 anni. Si tratta di un reperto eccezionale, sia per la tenera età della piccola sia per il fatto che la mummia è una delle circa cento mai ritrovate, che sono accompagnate dal ritratto del defunto.

La mummia venne scoperta ad Hawara in Egitto, durante uno scavo condotto nel 1911 dall’archeologo inglese Sir William Flinders Petrie. Un anno dopo la scoperta, venne trasportata a Chicago per diventare uno dei pezzi da esposizione più pregiati. La cosa che la rende unica è anche il fatto di non essere mai stata sottoposta a sezionamento per compiere analisi in laboratorio.

 Come scrive La Stampa che pubblica un video:
“L’analisi ai raggi X fino ad ora ha consentito di accertare che la bambina era in buono stato di salute e non è deceduta a seguito di un trauma violento. ‘La più probabile causa della morte – spiega il professor Marc Walton, ricercatore della Northwestern – potrebbe essere una malattia come la malaria o il morbillo’ (…)”.

“Ora i ricercatori hanno messo a punto un metodo per analizzare le mummie senza alterare la complessa procedura di bendaggio e questa bambina è la prima su cui viene testato questo metodo sperimentale. Con risultati, già da ora, sorprendenti.  Il synchrotron a raggi X consente di mappare ogni elemento invisibile a occhio nudo. In questo modo i ricercatori potranno esaminare il tessuto delle ossa e dei denti e fare luce su un oggetto individuato all’interno del cranio, inserito probabilmente a seguito della rimozione del cervello durante il processo di mummificazione”.”‘ È una sfida affascinante, abbiamo ancora moltissimo da scoprire sul culto dei morti nell’antico Egitto’, spiega il professor Walton. Ma sono attese grandi rivelazioni anche in campo medico: ‘Ci interessa analizzare la qualità e la struttura delle ossa. Come si è evoluta nel tempo? – aggiunge il professor Stuard Stock della scuola di medicina della Northwestern – In questo modo possiamo iniziare a costruire un database capace di tracciare l’evoluzione delle ossa umane nel corso dei millenni'”.