Vulcano Solfatara di Pozzuoli, “Un’eruzione sarebbe una catastrofe globale”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Settembre 2013 - 13:38 OLTRE 6 MESI FA

800px-Grande_Fumarola_8NAPOLI – “Benvenuti nell’anticamera dell’inferno, qui davanti c’è il purgatorio” ripete Francesco Bruno ai turisti, una delle tante guide del vulcano Solfatara, Pozzuoli. “I campi Flegrei sono un’area di diverse centianaia di chilometri quadrati che ribolle e sibila – dice  Thomas Wiersberg delle centro di ricerca geologico di Postdam intervistato dal giornale tedesco Tages Anzeiger – ci sono le fumarole di vapore acqueo, anidride carbonica e fonti termali. Se si guardano i Campi Flegrei con Google Earth o da un aereo, si scorge un cratere enorme coperto di verde, ma il cratere della Solfatara è solo la punta dell’iceberg, il super-vulcano è grande più di 150 chilometri quadrati ed è per lo più sotto’acqua.”

Il vulcano potrebbe innescare “una catastrofe globale” scrive il giornale tedesco. 

Eppure qui si continua a costruire. Alla faccia del vulcano, e della sorte. 39 mila anni fa la zona venne scossa da una delle più grandi eruzioni della storia. Il vulcano infatti lanciò in aria più di 250 chilometri cubi di magma, facendo estinguere tutte le forme di vita nel raggio di 100 chilometri. Adesso il vulcano è monitorato.

L’anno scorso, i ricercatori hanno avviato un progetto per il quale hanno perforato il vulcano per capire cosa succede sotto terra. Wiersberg  spiega che la camera magmatica si trova a più di 5 mila metri di profondità e le paure dei residenti sarebbero quindi da escludere. Nel futuro i ricercatori sperano di arrivare a 1,5 2 chilometri di profondità, in questo modo sperano di riuscire a capire il modo in cui si comporta il vulcano e in caso, prevedere se ci saranno eruzioni o meno.