Francia. Clima sempre più teso su adozione progetto legge nozze gay

Pubblicato il 23 Aprile 2013 - 12:02| Aggiornato il 10 Febbraio 2023 OLTRE 6 MESI FA

PARIGI, FRANCIA – Clima sempre piu’ teso in Francia in vista della definitiva adozione del progetto di legge sulle nozze gay. Mentre nelle piazze si moltiplicano le proteste, a volte segnate anche da tristi episodi omofobi, come l’assalto contro un locale gay a Lille, i toni si fanno piu’ duri anche in Parlamento.

”Vi accuso, signori e signore della sinistra (…) state assassinando dei bambini. E’ uno scandalo”, ha ammonito il deputato Ump (centrodestra), Philippe Cochet, riferendosi al progetto di legge sulle nozze gay nel corso di un intervento all’Assemblea Nazionale.

Parole che hanno scatenato un mare di proteste e che hanno indotto il presidente dell’Aula, Claude Bartolone, a sospendere i lavori. Al suo ritorno sui banchi del Parlamento, Cochet si e’ rivolto a tutti i deputati, riconoscendo che ”il termine non era appropriato”. ”Ma il danno resta comunque (…) e consiste nello spezzare la vita dei bambini”. Da parte sua, Bartolone ha cercato di riportare i deputati alla calma, mettendoli in guardia da ulteriori derive verbali: ”Fate attenzione alle parole che utilizzate. Cercando di ferirci gli uni contro gli altri, rischiamo di ferire l’intera Repubblica”, ha detto.

Il socialista Bernard Roman deplora che il gruppo Ump non abbia fermamente condannato le parole di Cochet. Nella vicenda, oltre ai commenti indignati di moltissimi deputati della gauche, e’ intervenuta anche la portavoce del governo, Najat Vallaud-Belkacem. ”Le parole del deputato Philippe Cochet davanti alla rappresentazione nazionale sono inaccettabili. L’opposizione ha superato ogni limite”, ha scritto su Twitter. Ma la tensione non si placa nemmeno nelle piazze. Il presidente Francois Hollande ha condannato questa mattina gli ”atti omofobi” e ”violenti”, dopo l’aggressione al ‘Vice-Versa’, un bar gay a Lille, e i tafferugli a margine di una manifestazione di oppositori al progetto di legge sul ‘Matrimonio per tutti’.

”Nessuna manifestazione puo’ degenerare” in questo modo, ha proseguito il capo dello Stato,aggiungendo: ”Bisogna rispettare il Parlamento e la legge, rispettare il suffragio universale, che era stato informato delle mie intenzioni quando mi sono presentato davanti a esso”. Poco prima, anche il ministro dell’Interno, Manuel Valls, aveva condannato l’aggressione ”omofoba” a Lille.

”Questi atti di violenza sono inammissibili e i loro autori dovrebbero essere puniti con tutta la severita’ che prevede la legge”. In questi giorni, gli oppositori al progetto di legge sulle nozze gay, continuano a promettere nuove azioni, raduni ogni sera davanti alla sede del Parlamento, e un’altra grande manifestazione nazionale il 21 aprile, nonche’ il 23, giorno del voto definitivo in Parlamento. Sostengono che continueranno a battersi anche dopo che il testo verra’ adottato e mantengono in calendario la protesta del 26 maggio.