Calcio scommesse: i club che rischiano Bari, Lecce, Samp. Ecco perché

Pubblicato il 7 Marzo 2012 - 19:23 OLTRE 6 MESI FA

Bari-Lecce (LaPresse)

BARI – L’inchiesta calcio scommesse si allarga ai club e secondo quanto riferisce la Gazzetta dello Sport nel mirino della procura di Bari ci sarebbero, oltre ai pugliesi, almeno altre due squadre all’epoca dei fatti in serie A. Si tratta della Sampdoria e del Lecce che, a detta di Francesco Ceniti, ora rischiano grosso.

Il Lecce società, secondo gli inquirenti, sarebbe coinvolto nella combine della partita che per i tifosi è la più “sacra”, il derby con il Bari. Non sarebbe, però, roba di calcio scommesse e “zingari” ma una vera e propria gara “comprata” per la classifica. E’ il 15 maggio 2011: il Bari è già in B da settimane, il Lecce si batte per salvarsi e alla fine ce la farà. Gli servono però tre punti nel derby anche perché la partita successiva è durissima: con la Lazio a caccia di punti Champions.

In teoria la combine sembra impossibile visto che i tifosi del Bari hanno solo un desiderio: trascinare nel fango della B gli odiati cugini. Non a caso gli zingari, che secondo Gazzetta, hanno pronte le valigie con contante, se ne stanno in disparte e l’accordo, quindi, sarebbe tra club. Sta di fatto che quella partita la vince 2-0 il Lecce che si salva e la settimana successiva, come da pronostico, perde 4-2 con la Lazio.

Quest’ultima partita, secondo gli inquirenti, sarebbe quella combinata nel modo “tradizionale”: valigette degli zingari in cambio di un risultato sicuro.  Sul derby, invece, gli investigatori avrebbero secondo la Gazzetta, le prove di un pagamento da 300 mila euro in assegni incassati solo diverso tempo dopo i fatti.

Rischia, però, anche la Sampdoria. La gara incriminata sarebbe Bari-Samp 0-1, quella che segnò la retrocessione matematica dei pugliesi e diede ai doriani l’illusione di potersi salvare. Scrive Ceniti che il “contatto”, l’uomo che cercò l’accordo tra i due club sarebbe stato Stefano Guberti, ex del Bari in quel momento alla Sampdoria. Tra le ipotesi al vaglio ci sarebbe quella di un Guberti mandato sul posto per vedere se c’era “terreno fertile” per una combine. Viste le premesse difficile non concordare col capo della polizia Antonio Manganelli: “Altre sorprese sono probabili”.