Chievo, un altro miracolo. Pioli e Marcolini frenano: “Ancora non salvi”

Pubblicato il 18 Aprile 2011 - 18:13 OLTRE 6 MESI FA

L'esultanza del Chievo al gol di Marcolini (foto LaPresse)

VERONA – Fosse una macchina di F1 il Chievo dei ‘miracoli’ vanterebbe una caratteristica sopra le altre: l’affidabilità. Tra le provinciali di serie A, il club di patron Campedelli è ormai specializzato in salvezze con buon anticipo, impreziosite da pezzi di campionato a gran ritmo.

Domenica 17 aprile contro il Bologna la squadra gialloblù ha dimostrato una volta  di non soffrire di affanni: con il 2-0 ai felsinei è balzata a 39 punti, sette lunghezze in classifica sulla Sampdoria, ora terz’ultima. Ma sono conti che non sfiorano minimamente i gialloblù ancora tutti sul ”pezzo” concentrati per raggiungere quota 40, da più parti indicata come spartiacque tra il paradiso e l’inferno.

Il primo a non lasciarsi andare è il tecnico Stefano Pioli. Inutile provocarlo, non ci casca. ”Salvi, no, non lo siamo – dice -. Siamo quasi salvi, ma non siamo ancora salvi e quel quasi fa la differenza; dobbiamo restare concentrati e tenere la testa sul nostro obiettivo”. Quello visto all’opera contro il Bologna è un Chievo che, tuttavia, sembra poter cancellare anche quel quasi, sembra godere di ottima salute proprio in vista dell’ultimo sforzo.

”La mia è una squadra – riprende Pioli – che quando ha di fronte una tappa delicata e importante non ha mai fallito. Contro il Bologna siamo rimasti anche con un uomo in meno e questo, indubbiamente, ci ha complicato la situazione. Però – sottolinea – con grande spirito di collaborazione siamo riusciti a portare a casa una vittoria importante”.

Impreziosita da una rete che ha ricordato quelle realizzate in questa stagione da un altro centrocampista tutto muscoli e piedi buoni, l’interista Stankovic. Michele Marcolini ci ride sopra e incassa i complimenti di Pioli. ”Ha fatto qualcosa di straordinario – dice l’allenatore -. Lui con me è partito come titolare, poi si è visto scavalcato da Constant ma non ha mai fatto mancare partecipazione, disponibilità e professionalità. E questi sono atteggiamenti che per il Chievo fanno la differenza. Il suo gol è favoloso non solo per il gesto tecnico, ma anche per la dinamica di gioco – rileva Pioli -. Ha saputo nello stesso tempo guardare la palla e alzare la testa per capire dove calciarla”.

Da parte sua Marcolini incassa i complimenti ma tiene i piedi per terra. ”Probabilmente continuerò a guardarlo all’infinito questo benedetto gol – dice -. Subito non ho capito di avere calciato da una posizione così distante rispetto alla linea di porta, ero concentrato su Viviano e sulla palla che mi stava arrivando giusto sui piedi. Ci ho provato e mi è andata bene”. E sul fronte salvezza anche Marcolini è  più che prudente. ”No, salvi ancora non lo siamo – avverte Marcolini – Certo la vittoria con il Bologna è stata molto importante, ma serve ancora uno sforzo, guai dimenticarcelo”.