Cochi: “Gli stadi italiani sono lontani da quelli inglesi”

Pubblicato il 22 Settembre 2012 - 16:14 OLTRE 6 MESI FA
Foto LaPresse

ROMA – “Domani sera la Società Sportiva Lazio tornerà allo Stadio Olimpico per la quarta giornata di campionato, dopo la trasferta di Londra, dove i biancocelesti hanno ben figurato contro il Tottenham, all’interno di un tempio del calcio come il White Hart Lane. La squadra di Petkovic ha avuto l’opportunità di giocare in un impianto affascinante non solo per la sua struttura architettonica, ma anche e soprattutto per la sua funzionalità, cosa che rende ancora più deprimente il contraltare italiano: la legge sugli stadi è ferma al Senato. Il nostro Paese è in forte ritardo, non tanto nell’amministrazione ma nella presentazione concreta dei progetti. Siamo dunque lontani dal modello inglese”.

Lo dichiara il delegato capitolino alle Politiche Sportive, Alessandro Cochi, a margine delle finali dei Campionati Mondiali di Canoa Maratona in corso lungo le sponde del Tevere.

“Vanno però ricordate le iniziative messe in campo dalle due società sportive romane per riavvicinare le persone allo stadio, tornando allo splendore di un tempo, quando l’Olimpico era un punto di ritrovo importante per le famiglie – ha aggiunto Cochi – Da una parte c’è la Roma, che ha realizzato il ‘Cuore Sole Village’, dall’altra la Lazio, che ha invece il merito di aver inaugurato il ‘Terzo Tempo’, un progetto autofinanziato dai tifosi biancocelesti per richiamare l’attenzione di adulti e bambini verso le tribune dell’Olimpico. ‘Il Terzo Tempo Lazio’ è un’iniziativa fortemente voluta dai ragazzi della Curva Nord. Un’idea che attraverso l’allestimento di stand per la ristorazione e la degustazione, di un palco musicale, di un’area ludica, permetterà, prima e dopo le partite casalinghe della Lazio, in uno spazio completamente dedicato ai colori biancocelesti, di richiamare l’attenzione delle famiglie. Una vera e propria novità nel panorama calcistico italiano – ha concluso Cochi – un motivo di vanto per i tifosi laziali, ai quali faccio i miei sentiti complimenti”.