Italia-Giappone: streaming diretta live

Pubblicato il 25 Settembre 2010 - 21:30 OLTRE 6 MESI FA

Andrea Anastasi

Si gioca alle 21 al Forum di Assago Italia-Giappone, prima partita degli Azzurri ai Mondiali.

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Ivan Zaytsev, Dragan Travica e Michal Lasko. Il primo è nato in Italia, a Spoleto, gli altri ci si sono trasferiti dopo pochi giorni o anni, e qui sono cresciuti in base a dove giocavano i loro papà pallavolisti. Sono i volti giovani di una Italvolley che «è multietnica proprio come l’Italia», sottolinea il ct Andrea Anastasi, caricato dall’idea di giocare un Mondiale in casa e convinto che la sua squadra «sarà protagonista fino in fondo».

Zaytsev, Travica e Lasko promettono di diventare stelle dell’Italia del futuro. Quelle di adesso sono Vermiglio e Fei, la diagonale su cui si regge il sestetto azzurro. L’ultimo titolo iridato vinto risale a 12 anni fa, nelle ultime due edizioni l’Italia si è fermata al 5/o posto. Fare meglio si può: Brasile e Russia sono le squadre da battere, ma tante altre sono le insidie. A partire dalle due fasi a gironi, che per Anastasi «è fondamentale chiudere al primo posto».

Dopo «cinque mesi di duro lavoro», gli azzurri esordiranno questa sera contro il Giappone in un Forum di Assago (Milano) già tutto esaurito. Poi domenica l’Egitto e quindi lunedì l’Iran per chiudere la prima fase. Il Giappone non è lo stesso che fece faticare l’Italia alle qualificazioni verso Pechino 2008. «Viene da un periodo tribolato e difetta d’altezza, ma – avverte Anastasi che ha invece l’Italia più alta di sempre – gioca una pallavolo moderna, votata al servizio: il Giappone ha tre battitori straordinari e difende moltissimo».

Massima attenzione anche all’Egitto guidato da Antonio Giacobbe, 63 anni da Cecina, ex ct della nazionale femminile, buddista della stessa setta di Roberto Baggio. «Ho una nazionale giovane – spiega Giacobbe, emozionato di giocare anche lui in casa -. Le impressioni sono positive e arriviamo a Milano con una certa, certa trepidazione per vedere cosa possiamo fare». Di certo Anastasi non sottovaluta il collega: «Ha enorme esperienza internazionale e – spiega – ha sempre tirato fuori il meglio dalle sue squadre: solo la presenza di Giacobbe mi fa stare con le orecchie dritte».

Da non sottovalutare anche l’Iran che al suo 4/o Mondiale cerca la prima vittoria. «Il loro è un ottimo campionato, hanno vinto il Mondiale Juniores due anni fa, hanno un palleggiatore straordinario e – osserva Anastasi – per fortuna li incontriamo all’ultima giornata, così avremo due partite in più per studiarli meglio».