Juventus, ecco perchè Allegri ha già vinto

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Novembre 2014 - 09:40 OLTRE 6 MESI FA
Juventus, ecco perchè Allegri ha già vinto

Juventus, Allegri (LaPresse)

ROMA – “Allegri è arrivato a Torino con un macigno sulle spalle. Prendere in mano lo scettro di Conte, vincitore di tre scudetti in tre anni, artefice della resurrezione della Juventus: non era un compito semplice da espletare. Ecco perchè ha già vinto“.

Riportiamo l’editoriale a firma di Antonio Di Rosa dalla prima pagina dell’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport.

“Se leggi le dichiarazioni dei giocatori, tutti concordano che Allegri ha lavorato bene per far emergere le qualità dei singoli e della squadra. Qualcuno potrebbe dire: be’, certo, chi si permette di contestare i metodi del successore di Conte? Ma non è così, nel senso che molti entrano nel dettaglio facendo anche dei confronti.

Allegri è arrivato a Torino con un macigno sulle spalle. Prendere in mano lo scettro di Conte, vincitore di tre scudetti in tre anni, artefice della resurrezione della Juventus: non era un compito semplice da espletare. Molti davano di gomito sostenendo che non ce l’avrebbe fatta.

Qualcuno pensava che il gruppo rigettasse il nuovo arrivato. Invece no, il compunto Max ha sorpreso tutti, me per primo. Non ha fatto proclami. Non ha annunciato al mondo bianconero una rivoluzione tattica e la conquista di scudetto e Champions. Si è seduto umilmente sulla panchina dei campioni d’Italia consapevole della diffidenza dei tifosi, degli osservatori e, magari, di una parte della squadra. Allegri non ha cambiato modulo.

Ha insistito con la difesa a tre, cinque a centrocampo e due avanti. Aveva bisogno dei primi risultati positivi per cambiare gradualmente l’assetto tattico. E’ inciampato in Champions a Madrid e ad Atene, ha sbattuto contro il Genoa. Se volessimo fare un bilancio di questa prima parte di stagione, potremmo dire che Allegri ha già vinto la sua prima sfida. Cioè ha convinto la squadra della bontà delle sue scelte.

Ha dimostrato anche agli osservatori più critici, come Sacchi, che si può vincere con un gioco meno aggressivo e più ragionato di quello di Conte. Ha quasi conquistato la fiducia dei tifosi. Max sapeva di avere pochi margini di errore a disposizione soprattutto in Champions. L’esito di questo scorcio di stagione ci dice che la Juve di Allegri è prima in classifica in campionato con tre punti sulla Roma e con distacchi rilevanti sulle altre. E in Champions basta un punto in casa contro l’Atletico Madrid di Simeone per qualificarsi.

Dunque, bilanci positivi alla vigilia di un derby col Torino che rimane una partita difficile al di là delle forza delle antagoniste perché ognuna ci mette dentro altri ingredienti che superano la questione tecnica. Non vedo i granata di Ventura rassegnati al peggio né la Juve di Allegri sconsideratamente sicura di vincere senza difficoltà. Per la Juve il derby, la successiva trasferta a Firenze e il match con l’Atletico rappresentano un tris dal quale può uscire con un valore rafforzato.

Soprattutto in Europa. Se le cose stanno così buona parte del merito è di Allegri, capace di cambiare in corsa l’assetto tattico di una squadra abituata da tre anni a giocare in modo diverso. I gol fatti (15) e le reti subìte (appena 2) dimostrano che il nuovo corso funziona”.