Milan, Ambrosini: “Onore a Leonardo”

Pubblicato il 16 Aprile 2010 - 15:56 OLTRE 6 MESI FA

Max Ambrosini

Lottare sino alla fine per non avere rimpianti. E’ semplice la ricetta che il Milan dovrà seguire negli ultimi cinque turni di campionato: un torneo ancora aperto e avvincente ma sbilanciato, dopo gli ultimi risultati, sull’asse Roma-Inter. A dettare le coordinate per la navigazione rossonera è il capitano, Massimo Ambrosini: sicuro dell'”orgoglio e della rabbia” milanista ma conscio del distacco del club dalle due battistrada.

“I match-ball – ha osservato con lucidità – toccano alle altre squadre perché il Milan in questo momento è dietro. C’é rammarico perché abbiamo buttato via un po’ di occasioni e, a questo punto, c’è poco da guardarsi indietro: dobbiamo comunque arrivare alla fine della stagione avendo meno rimpianti possibili”. Testa bassa e lavoro duro, insomma, per non lasciare nulla di intentato anche in vista di un doppio derby – quello d’Italia tra Inter e Juventus e quello capitolino tra Lazio e Roma – che potrebbero costare a nerazzurri e giallorossi punti importanti sulla strada del tricolore. Possibili rallentamenti di cui il Milan – atteso domenica da una Sampdoria imbattuta in casa in questo torneo – dovrebbe approfittare sfruttando il modulo 4-2-fantasia “diverso” ma redditizio e marchio di fabbrica di un allenatore, Leonardo, dal futuro rossonero incerto e al quale va reso “onore” per quanto raccolto sino ad ora.

“Credo che” il domani “sia nelle sue mani e che il tecnico abbia tutti i diritti di prendere un’eventuale decisione sulla base di quella che è stata la sua esperienza – ha argomentato ancora Ambrosini -: a prescindere da tutto noi giocatori, la società non possiamo altro che ringraziarlo per il lavoro che ha fatto. Partendo dai presupposti che c’erano non era facile: bisogna fargli onore per quello che ha fatto”. Chiamato a non mollare la presa nelle ultime cinque gare della stagione, il Milan – falcidiato da diversi infortuni nel corso dell’annata, su tutti quelli di Nesta e Pato – inizia a raccogliere un po’ di pezzi mancanti. Sull’erba di Milanello, Bonera ha svolto tutto l’allenamento con la squadra mentre Abbiati ha lavorato a parte e rientrerà in gruppo venerdì. Lavoro in palestra per Ronaldinho a causa di una contusione alla coscia, priva di particolari conseguenze. Il brasiliano che affiancherà in attacco Borriello – quattro gol in tre gare consecutive – e Huntelaar, sarà il vero e proprio ago della bilancia milanista nel rush finale del campionato supportato, contro la Samp, da un centrocampo orfano del genio di Pirlo, squalificato, e surrogato, per quanto possibile, da Ambrosini. Uomo ovunque e capitano di lungo corso, circospetto sul versante di Calciopoli – “il processo è iniziato da poco e avere un pensiero proprio è molto prematuro” -, diretto sulle chance dell’Inter in Coppa Campioni. “Noi siamo preoccupati di quello che succede nel Milan non di quello che riguarda le altre squadre”, ha sottolineato Ambrosini, tuttavia “in Champions League credo che l’Inter sia arrivata meritatamente alla semifinale e credo che se dovesse passare il turno con il Barcellona meriterebbe di vincere il trofeo perché ha disputato una competizione ad altissimi livelli”.