Mondiali: le vuvuzelas vanno a ruba e la Cina triplica la produzione

Pubblicato il 22 Giugno 2010 - 15:04 OLTRE 6 MESI FA

L’ impresa cinese che produce le vuvuzelas, le trombette di plastica lanciate dai Mondiali del Sudafrica che emettono un frastuono assordante, ha incrementato la produzione per tenere dietro alla crescente domanda. Odiate da giocatori e allenatori, che ritengono disturbino con loro suono gracchiante la concentrazione degli atleti, le vuvuzelas sono invece amate dai tifosi di tutto il mondo, tranne forse da chi segue le partite in televisione.

“Passeremo dalle diecimila alle 25 mila vuvuzelas al giorno. Solo la domanda del mercato cinese è già superiore alla nostra attuale capacità produttiva”, ha dichiarato Wu Yijun, il manager della Ninghai Jiying di Ningbo, una città sulla costa orientale della Cina. “Abbiamo creato queste vuvuzelas nel 2001”, ha spiegato, “ma allora non siamo riusciti a venderle”.

“Quando il Sudafrica ha ottenuto di ospitare i Campionati del Mondo, abbiamo fatto uno sforzo per riuscire a farle usare durante il torneo”. La Jiying produce anche altri oggetti di plastica ma, ha aggiunto, “gli altri prodotti ora sono in secondo piano”.

Wu ha aggiunto che la fabbrica della sua compagnia ha prodotto 25mila trombette al giorno da gennaio ad aprile, in gran parte esportate in Sudafrica. “Poi – ha proseguito – abbiamo sospeso la produzione e l’ abbiamo ripresa al ritmo di diecimila ma ora dobbiamo tornare a farne 25 mila”.