Napoli-Catania, Guerini: “Due squadre in forma”

Pubblicato il 27 Marzo 2010 - 16:38 OLTRE 6 MESI FA

Ezequiel Lavezzi

L’ex allenatore di Napoli e Catania, Vincenzo Guerini, analizza, ai microfoni di Napolisoccer.NET, la prossima sfida tra le sue due ex-squadre.

Sia il Napoli che il Catania vengono da buoni risultati ed entrambe le squadre appaiono in forma, quindi la gara si prospetta difficile ma appassionante per un Napoli lanciato verso il traguardo europeo ed il Catania a caccia di soddisfazioni dopo l’ottimo campionato fin qui disputato.

Mister, qual è il pericolo maggiore per il Napoli nella gara contro il Catania?
“La maggiore difficoltà per il Napoli è proprio l’avversario: il Catania. Gli etnei sono una buona squadra, forse anche sottovalutata, e da inizio campionato stanno giocando un ottimo calcio.

Già con Atzori si era visto che il Catania esprimeva un bel gioco ma non c’era un ritorno in termini di risultati, Mihajlović, invece, è riuscito a creare il giusto equilibrio e ad infondere nella squadra una maggiore determinazione ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Che il Catania sia una squadra ostica, poi, non lo scopro io, basta analizzare le vittorie ottenute contro Inter e Fiorentina per capire che non si arriva a certi risultati solo per caso.

Per il Napoli sarà una gara complicata perchè il Catania potrà giocare una partita in completa scioltezza e senza l’assillo del risultato vista la tranquilla posizione in classifica che può far considerare ormai acquisto l’obiettivo salvezza.

I siciliani saranno come sempre determinati e di sicuro vorranno togliersi, domani e fino a fine campionato, molte soddisfazioni.

Il Napoli dovrà affrontare la gara con la stessa tenacia e determinazione dimostrate contro la Juventus: snobbare questi avversari sarebbe un errore gravissimo”.

Quindi per il Napoli sarà una gara da prendere con le molle? L’euforia può creare problemi agli azzurri?

“Dico proprio di si. Però gli azzurri hanno una rosa di primo livello e la bravura dei giocatori non si discute.

Questa è una mia convinzione che esprimo da sempre e non solo ora che il Napoli occupa una posizione di classifica così importante. Dico di più, dopo Inter, Milan e Roma il Napoli è la squadra meglio attrezzata del campionato, tranquillamente in grado di raggiungere la qualificazione alla champions.

Non sono affatto meravigliato dell’attuale posizione e non rimarrò sorpreso se ciò accadesse, lo ero invece prima quando vedevo la squadra in difficoltà e non nel posto in classifica che realmente meritava.

Diciamo che il Napoli ha avuto un calo, cosa normalissima e che tutte le squadre hanno nell’arco di un campionato, ora la squadra sembra in ripresa e se continua così raggiungerà l’obiettivo quarto posto senza grosse difficoltà.

Se gli azzurri affrontano il Catania con la giusta impostazione mentale e con la massima concentrazione, diciamo come contro la Juventus, la partita non avrà storia. L’euforia dell’ambiente?

L’euforia è un’arma a doppio taglio ma per me un ambiente così gasato è solo un vantaggio. Innanzitutto dico che chi allena al Napoli è assolutamente conscio di come è fatto l’ambiente, lo si capisce fin da subito e si impara a gestirlo.

Personalmente, tenendo anche conto che sono stato un giocatore, dico che giocare al San Paolo, con quei 60mila che ti incitano senza sosta, ti da un’immensa carica.

E’ difficile da esprimere ma quello stadio e quella gente danno una forza indescrivibile, il tifo trascina i giocatori che non accusano neanche la fatica per lo sforzo atletico che profondono”.

Mazzarri ha optato per un cambio di modulo ed ha spostato Quagliarella e Lavezzi: una buona scelta tattica?

“Assolutamente si ed i risultati gli hanno dato ragione. A mio parere – ma è una constatazione e non una critica perchè parlare dall’esterno è sempre facile – era una scelta da fare anche prima, Mazzarri ha aspettato troppo ma bisogna tener conto che soltanto lui ha il polso della squadra.

La sua scelta non è casuale ma ragionata e ben ponderata. Mi spiego meglio. Quagliarella è un bravo attaccante ma sa anche giocare al calcio, stava vivendo un periodo negativo e spostarlo dal centro dell’attacco ha sortito un effetto positivo sia a lui che alla squadra.

Infatti, da un lato lo si è sottratto alle asfissianti marcature che gli riservavano i difensori avversari e dall’altro il Napoli ha aumentato il tasso qualitativo della manovra offensiva.

Quagliarella coi piedi ci sa fare e contro la Juventus ha giocato magnificamente anche impostando la manovra, mi viene in mente il primo gol del Napoli.

Inoltre, e non è da meno, partire da lontano gli consente di sfruttare meglio gli spazi e di puntare a rete con più incisività sfruttando la sua rapidità. L’altra mossa determinante è lo spostamento come prima punta di Lavezzi.

L’argentino ha grosse qualità tecniche ma ha nella rapidità di esecuzione la sua arma migliore. Un giocatore così che punta centralmente gli avversari è un pericolo per qualunque difesa e la rapidità di esecuzione unita alla velocità del suo passo consente alla squadra di giocare in profondità ma anche di ottenere tante punizioni in zone pericolose del campo ed a ridosso dell’area, oppure calci di rigore.

Molto spesso nel calcio di oggi sono proprio i calci piazzati a far vincere le partite e questo Mazzarri lo sa benissimo. L’attuale impostazione del Napoli mi piace molto, Lavezzi che apre gli spazi e Quagliarella ed Hamisk che si infilano nelle difese avversarie saranno un bel vedere”.

Mister, ma contro squadre arroccate in difesa non sarebbe meglio puntare su giocatori più fisici?

“Personalmente non cambierei gli uomini che attualmente sono titolari e poi in campo conta la determinazione e l’applicazione, il gioco è una conseguenza di queste componenti e la bontà del modulo dipnde dagli uomini in campo.

L’importante è che i giocatori azzurri siano convinti dei loro mezzi perchè hanno capacità e qualità per superare qualunque avversario, indipendentemente da come questo è schierato in campo”.

Napolisoccer.NET