Pallanuoto: difesa Italia fa acqua, Montenegro in finale

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Agosto 2013 - 00:12 OLTRE 6 MESI FA
Pallanuoto: difesa Italia fa acqua,Montenegro in finale (LaPresse)

Pallanuoto: difesa Italia fa acqua,Montenegro in finale (LaPresse)

BARCELLONA, SPAGNA – Il Settebello non ce l’ha fatta. Nella finale mondiale di Barcellona va il Montenegro, perchè  l’Italia non riesce a ripetere, specie in difesa, la grande prestazione dei quarti contro la Spagna, va sotto fino al 10-4, poi una tardiva rimonta fatta di 4 reti serve soltanto a rendere meno passivo il punteggio.

Tocchera’ quindi ai montenegrini giocare sabato contro l’Ungheria per l’oro, mentre gli azzurri se la vedranno con la Croazia per il bronzo: un match comunque garanzia di spettacolo, visto che sara’ la rivincita, anche se certo a un livello minore, della finale olimpica di un anno fa.

Nella partita di questa sera parte forte il Montenegro di fronte a un’Italia troppo contratta. Cosi’ a meta’ tempo e’ gia’ 3-0, con Ivovic che segna dopo appena 30”, Janovic che fa 2-0 con l’uomo in più e Janovic che trasforma il rigore del 3-0.

Incassata la botta, il Settebello comincia a trovare il tiro, e Aicardi segna alla prima occasione in superiorità numerica: tap-in sulla ribattuta del portiere dopo la conclusione di Gallo.

Un altro rigore per il Montenegro realizzato da Janovic e il gol di Brguljan quando manca poco più di un minuto al termine del secondo ‘periodo’ fanno si’ che a metà partita l’Italia sia sotto per 5-1. Nel terzo tempo ci sono gol ed errori da una parte e dal’altra, e gli azzurri soffrono in confronto fisico mentre Tempesti si supera a tu per tu con Janovic.

Cuore azzurro nel quarto ed ultimo tempo, anche se ormai è troppo tardi: Ivovic fa 10-4 a 4’50” dalla fine. Figlioli replica con una doppietta da posizione due, poi Presciutti fa 10-7 a 1’50” dalla fine e Matteo Aicardi fissa il risultato sul 10-8 a 7” dalla fine, e in superiorità numerica. ”Non diciamo che il Settebello è affondato – dice a fine partita il ct Campagna -, ma sottolineiamo che il Montenegro ha giocato bene ed ha meritato di vincere.

C’è rammarico perché nella mia gestione non avevamo mai subito dieci gol: stasera è mancata la difesa, ovvero il perno del nostro gioco. Abbiamo subito tre gol evitabili sul lato corto e due rigori maturati al termine di superiorità numeriche annullate. Sapevamo che, malgrado non avesse centroboa fortissimi, il Montenegro sarebbe stato pericoloso dal perimetro e con gli esterni che raddoppiavano al centro.

Avevamo preparato delle contromisure, ma non siamo riusciti ad applicarle. Abbiamo subito anche la partenza del Montenegro, molto potente, che forse ci ha condizionato. Siamo stati anche in grado di ridurre il passivo, rendendo onorevole la sconfitta, ma siamo rientrati in partita troppo tardi”.

”La nostra sconfitta, che segue quella della Croazia – continua Campagna -, dimostra come ci sia un livellamento delle forze verso l’alto, con Montenegro, Ungheria, Serbia e la stessa Spagna, che ci ha messo in difficoltà nei quarti di finale, potenzialmente da medaglia”.

Che stimoli ci saranno, dopo questo Ko, per la finale per il bronzo? ”E’ una partita importante – risponde il ct -. E’ una finale, per noi la quarta consecutiva dopo l’argento europeo a Zagabria, l’oro mondiale a Shanghai e l’argento olimpico a Londra. Se non fosse importante non si giocherebbe. Affronteremo la Croazia, e sarà la rivincita olimpica”.