Serie A: crisi Inter, trionfo Milan e ripresa Roma

Pubblicato il 22 Novembre 2010 - 08:47 OLTRE 6 MESI FA

E' crisi per l'Inter di Benitez

L’Inter è in crisi. L’approccio di Rafa Benitez al campionato italiano è stato traumatico.

Massimo Moratti ha perso la pazienza: fiducia al tecnico spagnolo fino a mercoledì, giorno di Inter-Twente, e poi si vedrà. I tifosi nerazzurri, orfani di Mou, fanno sentire la loro voce: “così si va in B”.

Gianni Mura, giornalista di “Repubblica”, afferma che man mano che recupera infortunati l’Inter può ritrovarsi, ma staccata di quanti punti dalla vetta occupata dal Milan? Sembra che Moratti abbia già in tasca un accordo (non firmato) con Guardiola.
Difficile che nomi di spicco (Spalletti o Capello) accettino sei mesi da traghettatore. Ecco perché può pure darsi che Benitez rimanga per salvare il salvabile. È capitato nel posto sbagliato nel momento sbagliato, dopo il “triplete” che ha comportato tanta gloria e tanto logorio.

Siamo sicuri che il colpevole numero 1 sia Benitez? La squadra è falcidiata dagli infortuni e con la pancia piena, la responsabilità più grande dell’ex allenatore del Liverpool è quella di non aver preteso rinforzi per dare nuova linfa ad una squadra che aveva vinto tutto in Italia ed in Europa.

Piove sul bagnato. L’Inter perderà anche l’unico giocatore che segna, Samuel Eto’o. Il camerunense si è lasciato andare ad un gesto antisportivo ed isterico: testata “alla Zidane” sul petto del difensore veronese Cesar.

L’unica nota positiva è la solidità difensiva. I nerazzurri hanno incassato solamente 9 reti in 13 giornate. Tuttavia l’attacco, Eto’o a parte, non punge e perdendo di misura tutte le partite non si va lontani.
Mura analizza anche la Milano che ride, quella rossonera.  La squadra di Allegri è una formazione-camaleonte che sembra aver concluso il tempo degli esperimenti. Lo si diceva Ronaldinho-dipendente, Pirlo-dipendente e invece dimostra di poter fare a menodi entrambi. La differenza la fa Ibrahimovic. Anche i mediani, vedi Gattuso, possono fare gli assist, se non sono ciucchi di fatica. In estrema sintesi, ora il Milan gioca come faceva l’Inter, più in verticale, mentre l’Inter di Benitez, che punta al possesso di palla e all’aggiramento, gioca come faceva il Milan o meglio ci prova, perché non ha gli uominiadatti.

Il resto del campionato ci offre una Lazio ordinata tatticamente ma poco cattiva sotto rete, una Juventus che, dopo aver registrato la difesa, vince grazie alle giocate individuali dei suoi solisti e una Roma che sembra rinfrancata dalla cura Ranieri.
Mura ha parole di elogio per i giallorossi. La Roma è più fantasiosa, rispetto ai bianconeri, ma soffre più facilmente di amnesie.Se la squadra ci crede, è più forte dell’anno scorso perché ha un centravanti vero, Borriello, e un Menez dal diverso peso specifico. Il francese può essere decisivo, nella manovra di Ranieri, perché è un artista del dribbling e in circolazione come lui ce ne sono pochi.