Tirreno-Adriatico, il belga Philipsen trionfa a Follonica. Uno squillo per la Milano-San Remo

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 5 Marzo 2024 - 17:38
tirreno-adriatico Philipsen

foto ANSA

Il belga Jasper Philipsen, 26 anni, uomo-jet della Alpecin-Deceunick ha vinto con una volata di potenza la seconda tappa della Tirreno-Adriatico, la Camaiore-Follonica di 199km. Vittoria n. 43 della carriera, la terza alla Tirreno-Adriatico. Ha regolato con una sorprendente facilità un altro uomo jet: il connazionale Tim Merlier che ha lanciato la volata troppo in anticipo; Philipsen con sapienza tattica lo ha bruciato negli ultimi 30 metri. Terzo Girmay davanti Zingle, Capiot e Gasper Van Uden. Completano la top ten: Waerenskjond ( 7), Giovanni Lonardi (8), Vernon (9) e il friulano Milan (10). Resta al comando della classifica generale lo spagnolo Ayuso. Visto lo stato di forma di Philipsen è d’obbligo inserirlo tra i favoriti della Milano-Sanremo (16 marzo).

Gara esplosa nel finale

Partenza della prima tappa in linea alle 11.05. Solite scaramucce iniziali, fuga a quattro di un certo spessore (vantaggio anche di 5 minuti). Unico Gpm di giornata vinto da Davide Bai; lo svizzero Stockli si aggiudica in solitaria il traguardo volante per poi essere ripreso a 36 km dal traguardo. Gruppo compatto. Sale la velocità, le squadre dei velocisti che sgominano a 60 km/h all’ingresso di Follonica. A 15 km dalla linea d’arrivo è bagarre. Si viaggia a 50-52 all’ora sul lungomare. Si formano i “treni”. Attardato da una foratura Cavendish. Sul lungo rettilineo un piccolo vento contrario. Ai -5 km la velocità raggiunge punte di 67 km/h. Ritmo folle, spallate. Volatona dominata da Philipsen che taglia il traguardo dopo 4h32’07. Niente da fare per Merlier.

La corsa dei Due Mari

Dalla Versilia al lungomare di San Benedetto del Tronto. Una galoppata in sette tappe per un totale di 1.118 km attraverso cinque regioni dell’Italia centrale: Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo e Marche. Corsa sempre più prestigiosa (4-10 marzo), ghiotto antipasto della Milano-Sanremo (16 marzo). Una corsa nobilitata da campioni come Vingegaard, Pidcock, Carapaz, Alaphilippe, Top Ganna. È il 21enne talentuoso spagnolo Juan, alfiere della corazzata UAE Emirates che ha vinto la cronometro di apertura (Lido di Camaiore-Viareggio, km 10), volando a 52.614 km/h di media e beffando il Pippo nazionale di un secondo e di 12” Jonathan Milan, il gigante  friulano di Tolmezzo (1,94), oro olimpico a Tokyo nell’inseguimento a squadre. Occhio dunque al ragazzo di Barcellona: non è soltanto un passista-scalatore, come da tempo è stato presentato. Ayuso è molto di più: il terzo posto al Laigueglia 2024 e il successo di Viareggio, hanno evidenziato una potenzialità ragguardevole. Non a caso è nel team di Pogacar.

Terza tappa: Volterra-Gualdo Tadino

Dal cuore della provincia pisana alla provincia di Perugia. Dalla Toscana all’Umbria. Tappone (mercoledì 6) di 225 km con un dislivello di 2.100 metri e abbastanza ondulata. Si passano Poggibonsi, Siena,Montepulciano, il traguardo volante di Sant’Arcangelo al km 140. E dopo 209 km c’è Casacastalda, 520 metri s.l.m., frazione prossima alla catena appenninica. La discesa (impegnativa) porta direttamente all’arrivo.