Alberico Lemme: “Baci ed effusioni tra funzionari del fisco durante un controllo”

di redazione Blitz
Pubblicato il 25 Giugno 2020 - 15:48 OLTRE 6 MESI FA
Alberico Lemme accusa: baci tra funzionari durante un controllo del fisco

Alberico Lemme: “Baci ed effusioni tra funzionari del fisco durante un controllo”

ROMA  –  Baci ed effusioni tra funzionari del fisco durante un controllo ad Alberico Lemme. 

Il farmacista ospite della tv, spesso ospite di Barbara D’Urso, avrebbe sporto denuncia. 

Il Corriere della Sera ricostruisce quanto sarebbe accaduto. 

Nel gennaio del 2018 i due funzionari dell’Agenzia delle Entrate di Monza si sarebbero presentati nello studio di Lemme a Desio (Monza-Brianza). 

Da quell’ispezione sarebbero poi scaturire tre cartelle esattoriali da oltre 800mila euro (sanzioni su Ires, Irap, Iva e presunte irregolarità su canoni di affitto dei locali delle società, spiega il Corriere della Sera), contro le quali Lemme ha presentato ricorso presso la Commissione tributaria di Milano.

Ma durante quei controlli, sostiene Lemme secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, si sarebbero verificate le effusioni tra i due funzionari. 

“Misi a disposizione dei funzionari uno dei miei uffici per fare verifiche sulla contabilità, lasciando loro le chiavi, visto che si intrattenevano tutti i pomeriggi”.

Ma in quei locali c’erano le telecamere di sorveglianza, che avrebbero ripreso altro oltre ai controlli: “Effusioni intime e carezze”.

Alberico Lemme: “Hanno consultato anche documenti che non c’entravano”

Non solo: “Tra un bacio e una carezza, essendo soli nell’ufficio che avevo lasciato loro a disposizione, rovistavano negli scaffali, aprivano cassetti, faldoni e documenti che non avevano a che vedere con l’oggetto dell’ispezione, senza chiedere permesso a nessuno. Avrebbero dovuto chiedere di esibirli”.

Lemme sostiene che “quando io e i miei collaboratori ci eravamo offerti di accompagnarli a vedere i locali oggetto di presunti illeciti fiscali, compresi alcuni contatori luce e gas, distanti una rampa di scale dall’ufficio, la loro risposta era stata “Non è necessario, Dottò, non si preoccupi, tanto poi può presentare memorie e osservazioni e far valere le sue ragioni!”. Questa era la frase rituale di risposta, quando sarebbe bastato un veloce sopralluogo per rendersi conto che non esisteva nessun illecito!”.

Da qui l’accusa: “Il loro obiettivo era quello di contestare il più possibile in termini monetari. (…) Più si contesta, più alto è il bonus”.

La replica della Agenzia delle Entrate della Lombardia alle accuse di Alberico Lemme

Interpellata dal Corriere della Sera la Agenzia delle Entrate della Lombardi ha fatto sapere di aver avviato una verifica interna sui presunti comportamenti inadeguati dei due funzionari.

Non ha però rilasciato dichiarazioni nel merito delle questioni fiscali, essendoci in corso più di un procedimento giudiziario. (Fonte: Corriere della Sera)